Lutto nazionale di cinque giorni e un 25 aprile "sobrio", opposizioni in rivolta: "Destra allergica all'antifascismo" - Affaritaliani.it

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Lutto nazionale di cinque giorni e un 25 aprile "sobrio", opposizioni in rivolta: "Destra allergica all'antifascismo"

La morte del Papa e le nuove polemiche politiche per un 25 aprile "sobrio". Musumeci replica: "Nessun ostacolo alle celebrazioni"

di redazione politica

Lutto nazionale di cinque giorni per il Papa, opposizioni contro il governo

La morte del Papa diventa il pretesto per scatenare nuove polemiche a livello politico. Il punto su cui maggioranza e opposizione sono in contrasto non è certo sull'importanza dell'evento, Bergoglio viene celebrato sia dalla destra che dalla sinistra, anzi, pure troppo secondo le opposizioni. Il governo Meloni ha infatti deciso che saranno cinque e non come consuetudine in questi casi solo tre i giorni di lutto nazionale. Ma, secondo quanto si legge su Repubblcia, la sinistra dietro questa scelta ci vede una mossa politica, che ha provocato subito lo scontro. 

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Il Pd ha subito annunciato che sospenderà le attività del partito solo per tre giorni, fino al 24. "Musumeci (che ha parlati di sobrietà nelle celebrazioni ndr) ha perso un’occasione per tacere: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour", attacca il verde Angelo Bonelli. "C’è poco da fare, è più forte di loro: l’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi", rincara Nicola Fratoianni, co-leader di Avs: "Voler sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno, utilizzando peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come papa Francesco, non può passare sotto silenzio".

La replica di Musumeci 

"Sia la premier che i ministri all'unanimità, che io stesso, non abbiamo mai pensato né di vietare né di ostacolare alcunché, figuriamoci una celebrazione così importante come l'anniversario della fine della guerra civile e del ripristino della democrazia". Lo spiega al Corriere della Sera Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, in merito alle polemiche dopo l'indicazione del governo a celebrare un 25 aprile 'sobrio'.

Dal governo "richiamiamo solamente la sobrietà da osservare in tutte le manifestazioni esterne, fino al giorno del funerale del Pontefice. Nulla si impone, ovviamente - prosegue -. Ognuno la sobrietà la interpreta e vive in base alle proprie sensibilità, con la serenità dei credenti e con la buona educazione dei non credenti". Secondo il ministro "polemizzare su questo mi sembra davvero fuori luogo - rimarca -. L'auspicio della sobrietà è riferito a tutte le iniziative pubbliche nelle giornate di lutto, non solo a quelle del 25 aprile". "Ci auguriamo che, come a volte accade nelle manifestazioni di strada, non ci siano degenerazioni, scontri, toni violenti. Lo speriamo sempre, ma in questo caso c'è anche una forma di rispetto che si dovrebbe ai tantissimi pellegrini, fedeli, molti gli stranieri, che sono a Roma o che verranno per le varie manifestazioni del Giubileo, solo 120 mila ne sono previsti per quello dei giovani, e dei funerali del Pontefice - conclude -. Balli e canti scatenati si potrebbero evitare, ecco, mentre la salma è ancora non tumulata".

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