Politica

Morto Berlusconi, ora Meloni sogna di polarizzare l’Italia come fece Silvio

di Daniele Marchetti

L’antiberlusconismo si trasformerà in antimelonismo?

Si dirà: un fronte muore; l’antiberlusconismo, ed uno sorge; l’antimelonismo, quindi niente cambierà. L’equazione è culturalmente e politicamente impropria: Meloni è la destra e come tale ininfluente sull’elettorato di sinistra. Berlusconi no! Berlusconi rappresentava il sogno della classe media, un faro per quel popolo moderato che aveva deciso le sorti dell’Italia dalla sua fondazione come Repubblica. Quel popolo che la “gioiosa macchina da guerra” occhettiana pensava di aver messo a tacere come il pentapartito con tangentopoli.

Dunque lesa maestà; quindi, lotta senza quartiere! Questo è stato Berlusconi: un meteorite che ha cambiato l’asse di rotazione alla politica italiana. Come sarà - c’è da scommetterci - la sua dipartita: altra bomba nucleare su un Nazareno traballante dopo la batosta amministrativa.  

Con la dipartita del Presidente azzurro si potrebbero creare quelle condizioni, fino ad oggi impossibili, per una ricomposizione di quel sentimento culturale e identitario di centro capace di assecondare le tante insofferenze tenute sino ad oggi sopite nei vari schieramenti dall’impossibilità di alternativa visto che al centro c’era Berlusconi e non vi era spazio per alcuno (Renzi docet!). Questo non significherà necessariamente un rischio per l’esecutivo Meloni, sebbene l’8% di Forza Italia sia decisivo per le sorti del Governo. Anzi!