Politica

Difesa Ue, sì alla mozione unitaria del Cdx senza la parola "riarmo": vince la Lega. Le opposizioni si spaccano in sei

Testo approvato con 144 voti favorevoli e 105 contrari

Di Alberto Maggi

Una vittoria in particolare della Lega che, dopo il congresso di Firenze, sta adottando l'atteggiamento bossiano di lotta (in Europa) e di governo


Il Centrodestra trova la quadra, le opposizioni si spaccano in sei. Sei! E' la plastica dimostrazione della realtà ed è quanto è accaduto oggi a Montecitorio dove il Centrodestra ha approvato una mozione unitaria, dopo una lunga trattativa, senza citare il piano di riarmo da 800 miliardi di euro voluto da Ursula von der Leyen. Una vittoria in particolare della Lega che, dopo il congresso di Firenze, sta adottando l'atteggiamento bossiano di lotta (in Europa) e di governo. Quindi contrasto netto, chiaro e forte alle istituzioni Ue ma fedeltà assoluta all'esecutivo con Giorgia Meloni che può stare tranquilla fino al 2027. Non ci saranno altri Papeete. E questa linea del Carroccio sta anche premiando nei sondaggi dove il partito di Matteo Salvini è stabilmente sopra Forza Italia.

L'aula della Camera ha approvato con 144 voti favorevoli e 105 contrari la mozione unitaria della maggioranza sul piano di riarmo europeo. Le sei mozioni depositate dalle opposizioni, su cui il governo ha fornito parere contrario sono state invece respinte. Si tratta, nel dettaglio, di quelle presentate da Movimento 5 stelle, Azione, Avs, Pd, +Europa e Italia viva. Nel corso dell'esame delle mozioni, diversi esponenti delle forze di opposizione hanno fatto notare come all'interno del documento di maggioranza non sia mai citata la parola "riarmo" così manca ogni riferimento al Piano di riarmo europeo. Nei sei impegni della mozione di Centrodestra, infatti, si fa menzione solo alla "difesa europea" e alla "costituzione di una forza multinazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite".

In particolare, si chiede al Governo di "proseguire nell'opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale al fine di garantire, alla luce delle minacce attuali e nel quadro della discussione in atto in ambito europeo in ordine alla difesa europea, la piena efficacia dello strumento militare, secondo i compiti stabiliti dall'ordinamento, a salvaguardia delle libere istituzioni, della democrazia, dell'integrità e della sicurezza dei cittadini e del territorio nazionale, come presupposto per l'esercizio universale dei diritti fondamentali". Il documento sottoscritto da tutti i gruppi del centrodestra, inoltre, impegna l'Esecutivo anche "a confermare gli impegni assunti dall'Italia negli ultimi dieci anni, nelle alleanze internazionali di cui fa parte, in particolare in ambito Nato, rispettando i requisiti di investimento e di sviluppo delle capacità necessarie a garantire all'Alleanza una postura credibile e una reale deterrenza". 

E, ancora, si chiede al governo di "continuare, nel rispetto degli indirizzi del Parlamento, a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace" e ad "operare, in ogni sede internazionale e con ogni strumento diplomatico, affinché si giunga nel più breve tempo possibile a un cessate il fuoco e a una pace duratura sul territorio ucraino". La mozione del Centrodestra, poi, impegna l'esecutivo "a ribadire la necessità che ogni eventuale tregua includa, sin dalla fase iniziale, la protezione delle infrastrutture civili ucraine, non soltanto quelle energetiche, ma soprattutto scuole, ospedali e città". Infine, si chiede di "favorire, successivamente alla tregua e alla firma di un accordo di pace tra la Federazione russa e l'Ucraina, la costituzione di una forza multinazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite, subordinata a una deliberazione del Consiglio di sicurezza, al fine di garantire un processo di pace stabile, condiviso ed irreversibile".

 



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