Politica

No Green Pass, Draghi fa "il duro": ignora le proteste e tira dritto

Di Alberto Maggi

No Green Pass, solo se si mette molto male, al massimo, prezzi giù dei tamponi

Massima attenzione a Palazzo Chigi e nelle forze politiche per valutare che cosa sta accadendo da Nord a Sud nel primo giorno in cui, per legge, il Green Pass è obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro. La situazione - spiegano fonti della maggioranza - "per il momento non è drammatica". Si registrano gli attesi disagi al porto di Trieste e altri in giro per l'Italia, ma nessuna escalation. Almeno per ora, anche perché bisognerà vedere che cosa accadrà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Occhi puntati non solo sui porti ma anche sul sistema degli approvvigionamenti, in particolare per i rifornimenti nei supermercati e di carburante nei benzinai.

Ma qual è la strategia del presidente del Consiglio? Al momento, assicurano fonti di governo, Draghi non si muove di un millimetro e tiene la barra dritta senza concedere alcun tipo di cedimento alla proteste e al popolo del No Pass. Laddove, spiegano in particolare fonti del Pd e di Forza Italia, nei prossimi giorni i disagi dovesse aumentare, con il serio rischio di un blocco anche parziale del Paese, "l'unico passo che potrebbe fare il governo è quello di calmierare ulteriormente i prezzi dei tamponi per i lavoratori non vaccinati". Ma, spiegano le fonti, "non se ne parla proprio di ritirare il provvedimento che introduce l'obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori, "qualunque cosa accada".

L'altra ipotesi sul tavolo, quella di eliminare del tutto il Green Pass e rendere la vaccinazione obbligatoria per tutta la popolazione (per ora sopra i 12 anni) - non come adesso che l'obbligo è surrettizio - è stata sconsigliata da diversi costituzionali a Palazzo Chigi. Draghi nelle settimane scorse aveva aperto all'obbligo vaccinale, addirittura in conferenza stampa, poi non pochi esperti della Costituzione, cosultati da Palazzo Chigi, hanno spiegato che molto probabilmente sarebbe arrivata la bocciatura da parte della Consulta. Ecco perché premier e governo, sulla spinta soprattutto di Pd e Forza Italia, ha scelto la strada dell'obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori. Appunto, un obbligo vaccinale surrettizio.

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