ETRURIA: BRUNETTA "SITUAZIONE OPACA, MAIL CARRAI ERA PRESSIONE"
Etruria, parla l'autorevole esponente di Forza Italia: "La mail di Carrai era pressione"
"Lo ripeto, l'avevo detto gia' altre volte: io e il mio partito abbiamo votato contro la sfiducia individuale al ministro Boschi in Parlamento. Pero', non prendiamoci in giro. Noi abbiamo acquisito, dai lavori della Commissione, che tra gennaio e marzo, forse anche aprile 2014, Banca Etruria e' soggetta a ispezioni della Banca d'Italia, ispezioni che evidenziano notevoli criticita'. Abbiamo appurato un attivismo, in questi stessi mesi, non solo della Boschi, ma anche del presidente Renzi, con Vegas, Visco e Panetta. E poi, a fine 2014, ancora attivismo della Boschi su Ghizzoni, mentre si sta preparando il decreto sulle popolari. Tutto questo sta a significare un crogiolo di conflitti di interessi. Siamo certamente di fronte ad una situazione molto confusa e molto opaca". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera. "La mail di Carrai a Ghizzoni si apre con 'ciao Federico', e quindi presuppone un rapporto di conoscenza, un rapporto amicale: era una comunicazione sostanziale e non formale. E poi continua 'su Etruria mi e' stato chiesto'. Beh, se uno ritiene di non esplicitare vuol dire che sia il mittente che l'interlocutore sanno gia' da chi 'e' stato chiesto'. Se non fosse cosi' sarebbe una scorrettezza", ha aggiunto. "E poi continua: 'di sollecitarti'. La parola 'sollecito' ha un chiaro significato, era una pressione, un sollecito appunto, un invito a fare presto. Poi nella mail si chiede 'una risposta su Etruria'. Che risposta? Anche qui mittente e destinatario sanno di cosa si sta parlando. C'e' una consapevolezza reciproca non esplicitata", ha concluso Brunetta.