Banche popolari, la riforma Renzi a rischio Consulta
Banche popolari: già in marzo la Corte Costituzionale potrebbe accogliere un ricorso contro la riforma Renzi
Sotto le banche popolari sono state piazzate tre bombe a orologeria. Che rischiano di assestare un altro colpo al sistema di questi istituti. Si tratta della prossima sentenza della Corte costituzionale sulla riforma Renzi, della pesante situazione di illiquidità delle stesse banche determinata anche da una direttiva della Consob e del momento sempre più delicato che sta coinvolgendo la Banca Popolare di Bari, scrive Repubblica.
Il primo colpo, allora, si può verificare già a marzo. In piena campagna elettorale o subito dopo il voto. Proprio nella fase in cui, con ogni probabilità, non si sarà ancora formato il nuovo governo. I giudici della Consulta si esprimeranno sul ricorso presentato dal Consiglio di Stato contro una parte della riforma varata dall' esecutivo Renzi che obbliga a trasformare in Spa le banche popolari che superano la soglia di 8 miliardi di patrimonio. In particolare, l'oggetto del contendere si concentra sulla legittimità della disposizione che impone un limite piuttosto robusto al diritto di recesso. Ossia alla possibilità del socio della popolare di esercitare il diritto di "uscita" - dopo la conversione in Spa - senza poter ottenere il rimborso delle proprie azioni.
L'eventualità che la Corte possa accogliere in toto o in parte il ricorso, non viene affatto considerata irrealistica. Anzi. In quel caso, però, verrebbe compromesso uno dei capisaldi della riforma.