Berlusconi settebellezze: tutti lo vogliono. Nasce la 'Lega Azzurra'
Di tutti i personaggi che Silvio Berlusconi sta riportando all' ovile, il più sorprendente è senza dubbio Flavio Tosi: due volte sindaco di Verona, cacciato nel 2015 dalla Lega Nord con un manipolo di parlamentari a lui fedeli, sostenitore del governo Renzi. Le ultime notizie, scrive la Stampa, lo danno in procinto di accasarsi nel partito berlusconiano, del quale è stato avversario fino a tre settimane fa.
Ed è un modo per contendere palmo a palmo il terreno alla Lega, sfruttando l' esperienza di chi ne sfodera lo stesso ruvido linguaggio (Tosi si era segnalato per le sue campagne anti-Rom e anti-gay). Ma soprattutto, nell' ottica berlusconiana, il recupero dell' ex sindaco fa parte di una rete più vasta che mira a irretire Salvini. È un colpo di avvertimento da interpretare così: caro Matteo, noi ti vogliamo tanto bene, né vogliamo impicciarci delle lotte interne al tuo partito, però vacci piano con le tue rivendicazioni di leadership sul centrodestra, perché di questo passo potresti ritrovarti assediato in casa tua. Il recente pellegrinaggio ad Arcore di Maroni fa parte dello stesso mosaico. È presto, continua la Stampa, per dire con certezza che, quando si tratterà di indicare il candidato premier, Berlusconi punterà sul governatore della Lombardia.
Ecco, appunto: Umberto, più Bobo, più Tosi, più altri personaggi di primo piano del Carroccio che vengono coltivati con discrezione, quasi una sorta di Lega «buona» e azzurrina contrapposta a quella «cattiva» che va in t-shirt e guida la ruspa.
Tosi e i suoi avranno una «mission» ulteriore: fare massa critica. Formare il nucleo di un' aggregazione che, nelle intenzioni di Silvio, andrà lievitando con la somma di tutti i centristi in fuga da Ala e Ndc.