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Coronavirus, Draghi alza l'asticella: superare quota mezzo milione

Coronavirus, Draghi alza l'asticella: superare quota mezzo milione

Il target delle 500mila vaccinazioni al giorno è stato un passaggio decisivo. Psicologicamente, certo. Ma anche sotto il profilo della comunicazione, scrive ilGiornale.it. Perché ha mandato il messaggio di un Paese che si sta muovendo finalmente nella direzione giusta, provando a scrollarsi di dosso quell'eccessiva staticità che - tra approvvigionamenti e organizzazione delle somministrazioni - alla fine dello scorso anno aveva fatto partire in slow motion la campagna vaccinale.

A Palazzo Chigi sono ben consapevoli del ritardo accumulato negli ultimi mesi del 2020 ed è questa la ragione per cui Mario Draghi continua a premere sull'acceleratore, sostenuto dal generale Francesco Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid-19, e da Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile. Il premier è infatti convinto che un piano vaccinale a pieno regime sia l'unico modo per ripartire davvero e, finalmente, riavvicinarsi alla normalità. Lo stanno dimostrando gli Stati Uniti guidati da Joe Biden, ma pure il Regno Unito. È per questo che la quota 500mila dosi quotidiane viene considerata solo un punto di passaggio, con il governo che si è posto obiettivi ben più ambiziosi. L'idea, infatti, è di far lievitare le vaccinazioni giornaliere di almeno 200mila unità già nelle prossime settimane. Insomma, arrivare a un totale di 700mila dosi quotidiane entro maggio. E magari, è l'auspicio, anche oltre. Un traguardo che considerano alla portata sia il commissario all'emergenza che la Protezione civile e il ministero della Salute. Non è un caso che il sottosegretario Pierpaolo Sileri non abbia esitazione nel darsi un target di «600mila dosi al giorno» per maggio.