Palazzi & potere

Forza Italia, Toti lancia l'ultimatum a Berlusconi: o fai così oppure...

Forza Italia, Toti tira dritto

"Ho letto l'amico Paolo Romani sul Corriere, come altri interventi di autorevoli colleghi, e spero che l'idea di fondo non sia la ristrutturazione di Forza Italia con un'imbiancata alle pareti e un po' d'aria fresca rappresentata da quattro facce quasi nuove in un organigramma". Lo afferma il presidente della Regione Ligura Giovanni Toti in una intervista al Corriere della Sera. E precisa: "Io sono amico di Salvini e con lui vorrei allearmi, ma restando competitivo e con una mia voce, non in posizione totalmente subalterna". E a chi sostiene che voglia traghettare un pezzo di FI verso la Lega replica: "Chi rischia di aiutare Salvini ad avere totale campo libero sono proprio quelli che lo attaccano perché 'vuole cancellarci' e poi non fanno nulla per costruire un'alternativa, nel centrodestra, che ci renda un alleato necessario, importante, decisivo, non un mero satellite". E come si fa a trasformare FI in una forza essenziale per la Lega tentata a correre da sola? "Costruendo qualcosa di completamente nuovo, non ristrutturando il vecchio. Azzerando le vecchie sigle, sciogliendo contestualmente i marchi esistenti per confluire in un nuovo soggetto politico sul modello dei repubblicani e dei democratici americani". Cioè, Forza Italia dovrebbe sciogliersi in un nuovo soggetto? "FI, FdI, tutte le liste civiche che sono uscite dai partiti e hanno una loro forza autonoma, i movimenti, le associazioni, i singoli, senza bisogno di tessere, partecipino ad una assemblea costituente subito dopo le Europee, per arrivare ad un confronto sulle idee e su regole che portino presto, già in autunno, a primarie o come vogliamo chiamarle che aprano una sfida democratica. Serve un nuovo atto fondativo, con idee innovative: qui si parla ancora di flat tax, oggi economicamente insostenibile, odi legge Fornero, e non di come rilanciare un'economia ferma, di opere pubbliche, di edilizia da incentivare anche privata, di abbassamento del costo del lavoro". E conclude: "Io chiamo tutti, singolarmente, a costruire qualcosa di nuovo. Ma la cosa che mi piacerebbe di più è che ci fosse anche Berlusconi in questo cammino. Perché da chi come lui ha avuto l'intuizione del Pdl mi aspetto la consapevolezza che serve una novità molto più profonda di quella di un maquillage di partito".