Palazzi & potere

Gentiloni, che fare? Nella morsa di Alfano

Una volta Matteo Renzi prendeva le decisioni in autonomia, al massimo doveva discutere con il suo ministro del Tesoro.
Dopo il flop del referendum costituzionale e le dimissioni, Paolo Gentiloni è costretto suo malgrado alle care e vecchie mediazioni in stile Prima Repubblica. Oggi da un lato c' è Pierluigi Bersani, dall' altra Angelino Alfano: questa settimana, prima di consegnare a Bruxelles il testo del Documento di economia e finanza, il premier dovrà incontrarli entrambi, scrive La Stampa. Una volta a condizionare il governo c' era Verdini, ora al Senato sono decisivi tanto gli scissionisti di Articolo uno quanto Alleanza popolare. I primi invocano una svolta a sinistra, i secondi lanciano avvertimenti perché non avvenga. Per ora sono d' accordo solo sui numeri: nel Documento di economia e finanza per il 2018 il deficit sarà indicato all' 1,5 per cento, tre decimali in più di quanto scritto nelle ultime tabelle spedite a Bruxelles.