Palazzi & potere
GIORNALONI SCHIERATI FINO ALL’ULTIMO SI’ A DIFESA DI PALAZZO CHIGI
UNA VALANGA DI NO DEI LETTORI-ACCOZZAGLIA AFFONDA I "GIORNALONI" CHE FINGENDO UNA FALSA NEUTRALITA’ HANNO COPERTO E RIVENDUTO LE BUGIE E LE PATACCHE DEL PREMIER
Nella domenica della lunga maratona televisiva, scrive Dagospia il sito di Roberto D'agostino, facevano quasi pena le facce dei commentatori a mezzo stampa che si arrampicavano sugli specchi levigati con la lingua slurpina nel tentativo (vacuo e maldestro) di coprire le vergogne dei giornaloni in cui lavorano. Le gazzette di Rignano che da mesi avevano sfilato compatti al fianco del Ducetto Renzi nella battaglia referendaria sulla riforma costituzionale. E fingendo neutralità tra le forze in campo hanno coperto sotto il tappeto della vergogna le patacche e le bugie che Pittibimbo gli rifilava quotidianamente. La sua apparizione in tv con la scheda taroccata che avrebbe consentito agli elettori di scegliersi i propri senatori (negata dalla legge in votazione) è stata una idea che neppure gli autori dei falsi Modigliani avrebbero potuto escogitare.
Così, quando sulla La7 condotta dal bravo Enrico Mentana, Marco Travaglio gli ha rivolto la domanda come mai nelle redazioni del Corriere, della Repubblica e della Stampa non avevano nemmeno avvertito lo tsunami che si stava abbattendo nelle urne, i nostri eroi di carta replicavano balbettanti – fuori tema come di diceva a scuola - che non c’era stato alcun endorsement tra le loro testate e il “Sì”. Uno slalom dialettico, il loro, degno del miglior Gustav Thoeni ai tempi in cui dominava sui campi di sci. Che però non gli evitato rovinose cadute.