Palazzi & potere

Governo senza pace: ora parla il Ministro dell'Economia Tria. L'intervista

Governo, parla il Ministro dell'Economia Giovanni Tria

"La stabilita' politica e' importante quanto la stabilita' finanziaria". "E' ora di dare fiducia all'Italia". Lo dice, in una intervista al Foglio, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Lo spread - spiega Tria -? Troppo alto. La crescita? E' legata alla Germania. I tempi dei processi? Il governo si deve impegnare di piu'. La Tav? Mai bloccata. Alitalia? Lo stato puo' entrare con piani senza piu' perdite". Tria commenta quindi gli ultimi dati economici diffusi dall'Istat. "Possiamo dire - spiega - che non siamo in recessione. Possiamo dire che parte di questa crescita e' un normale rimbalzo, il che significa che siamo nell'ambito, sia nella parte di segno negativo che nella parte di segno positivo, di andamenti congiunturali. Ma soprattutto - aggiunge - possiamo dire che al di la' delle congiunture l'economia italiana e' solida, al netto delle nostre storiche debolezze strutturali che non sono scomparse perche' nulla ancora le ha fatte scomparire". "Si puo' approvare o non approvare il piano del governo - osserva - ma nel bene e nel male non si puo' legare la crescita italiana a cio' che ha fatto l'esecutivo: e' necessario aspettare che le nostre riforme abbiano effetto. In sintesi: l'idea che ci sia un crollo dell'Italia era sbagliata, le previsioni del mercato del lavoro sono piu' positive di quelle che ci aspettavamo, e per quanto riguarda la composizione dello 0,2 di crescita e' corretto dire che la componente estera segnalata dall'Istat che avrebbe fatto ripartire il pil, cioe' le esportazioni nette, non e' legata solo all'export ma a un rallentamento delle importazioni". Sulle clausole di salvaguardia aggiunge: "Non aumenteremo il deficit, non aumenteremo le tasse ma taglieremo le spese". Sulla flat tax aggiunge: "Spero che ci sia nella prossima legge di Stabilita', e' un problema di scelte politiche: se uno fa una cosa poi non fa altro".