Palazzi & potere
Renzi è finito: parola di Repubblica. Non è più tempo di leader

Ma anche Berlusconi non se la passa tanto bene...
Dopo la lunga era dei "partiti di massa", è finito il tempo della "democrazia del leader", come la definisce Mauro Calise (in un saggio pubblicato da Laterza). Senza che si riesca a capire verso dove siamo "in marcia". A partire dagli anni Novanta, infatti, i partiti si sono rapidamente "personalizzati", anche in Italia. Fino all' affermazione del "partito personale", imposto da Silvio Berlusconi, nel 1994, scrive Ilvo Diamanti su Repubblica.
Forza Italia: il suo partito- azienda. Altri, con risorse ed esperienze diverse, comunque più limitate, ne hanno seguito l' esempio. Lo stesso Pd, sotto la guida di Matteo Renzi, è divenuto PdR. Il Partito di Renzi. Il Partito del Capo. Indifferibile dall' immagine e dalla figura del leader.
Un leader che ha portato a Palazzo Chigi e, prima ancora nel Pd, un "abito mentale da sindaco" (come ha scritto lo stesso Renzi su "Avanti", l' auto-biografia politica, appena pubblicata da Feltrinelli).
La tentazione, di fronte a questo mutamento di scenario, è di affermare che il tempo dei "capi" è finito. Ci troveremmo, invece, di fronte al declino dei leader (come ha sostenuto Giuseppe De Rita sul Corriere). E al parallelo ritorno dei partiti al loro posto "tradizionale", Così, il Pd avrebbe ri-preso il sopravvento sul PdR. Il M5s si sarebbe "normalizzato". Un partito come tutti. Mentre la Lega avrebbe riaffermato la propria identità di partito, oltre o almeno accanto a - Salvini.
Perché i Capi hanno deluso. La loro esuberanza, nella vita pubblica e sui media, ha suscitato stanchezza. Soprattutto di fronte all' aggravarsi dei problemi economici e sociali. Al diffondersi dell' insicurezza sociale e della sfiducia verso le istituzioni. Così Paolo Gentiloni è divenuto il personaggio pubblico più popolare. Perché non è "il" leader del Pd. Non ambisce a diventarlo (altrimenti Renzi). Né a fondare, tantomeno a imporre, un nuovo partito personale. Il PdG. Ma agisce sottotraccia. Mentre gli altri leader interpretano, con enfasi, un partito che non c' è. Perché sul territorio e nella società i partiti non si vedono.