La strana passione di F2i per le cliniche dell'Ingegnere
Tesoro, Fondazioni e casse previdenziali hanno la maggioranza del Fondo che ora compra per 300 milioni il 37% della Kos di De Benedetti dai propri azionisti, i francesi di Ardian.
Due giorni fa il consiglio d' amministrazione del fondo F2i ha varato una operazione di kamasutra finanziario così ardita che nemmeno un disegno riuscirebbe a spiegarla chiaramente. Solo una cosa è evidente, la solita: il denaro è pubblico, il beneficio è privato. Nel gioco dei favori incrociati, a guadagnarci saranno l' ingegner Carlo De Benedetti, i suoi figli Rodolfo, Marco e Edoardo e tutti gli altri azionisti della Cir, la holding quotata e controllata dalla famiglia. Ma anche il fondo francese di private equity Ardian, che è socio sia di De Benedetti sia di F2i.
F2i, dopo mesi di studio, ha deciso di acquistare da Ardian il 37 per cento delle azioni di Kos, società attiva nelle residenze sanitarie per anziani, la cui maggioranza è della Cir, controllata dai De Benedetti. Numerose sorgono le domande.
Perché, scrive meletti sul fatto, un fondo nato per investire nelle infrastrutture (aeroporti, energie rinnovabili, la famosa Metroweb della banda larga) si compra la minoranza di una società di cliniche? Perché investire 300 milioni sul 37 per cento di una società che fa 17 milioni di utile netto? E soprattutto, se è vero come dicono gli uomini dell' Ingegnere che c' era la fila, perché F2i si infila in un' operazione del genere anziché investire, per esempio, sulla banda larga di cui tanto il Paese ha bisogno?