Ogni deputato "vale" 50mila euro, ogni senatore ben 67mila.
Uscito dalla porta principale il finanziamento pubblico continua a scorrere sotto altre forme In attesa che nel 2017 la scure si abbatta definitivamente sui contributi ai partiti, già scesi nel 2015 a 10 milioni, i gruppi parlamentari si spartiscono ogni anno una torta da 53 milioni euro.
Sono fondi che gli uffici di presidenza gestiscono secondo precisi criteri ma che in un modo o nell' altro servono a coprire i costi della politica. Un senatore assegnato ad un gruppo vale 67.777 euro. Un deputato 50.793.
Fondi che i gruppi politici, scrive claudia marincola sul messaggero, gestiscono per nome e per conto di Camera e Senato e spostano tutte le volte che transitano più o meno allegramente da un gruppo per aderire all' altro. Portano in dote un tesoretto personale da investire in consulenze, stipendi, comunicazione, editoria, beni e servizi. Sarà per questo che il 332° cambio di casacca dall' inizio della legislatura, l' approdo dell' ex grillina Adele Gambaro nel gruppo Liberalpopolare Autonomie di Denis Verdis, è stato accolto, si racconta nei corridoi del Transatlantico , con una ovazione.