Pd, Matteo Renzi da Jp Morgan a Gramsci; no alla bulimia riformista
È come passare da Zeman a Trapattoni o da Obama ad Andreotti, se preferite...
Al Lingotto "è iniziata la storia di un partito a vocazione maggioritaria che non si rassegna alle regole della democrazia consociativa", "sarà un momento di elaborazione collettiva. Ha presente Gramsci? Ecco, va fatta una battaglia per l'egemonia culturale" e "primo: l'Europa. Basta col manierismo, bisogna rilanciare il progetto dei padri fondatori su basi nuove. Ci vuole un nucleo duro di Paesi disposti a condividere alcune grandi scelte: immigrazione, sicurezza, difesa, politiche fiscali". Tommaso Nannicini, in una intervista alla Stampa presenta la kermesse del Lingotto.