Palazzi & potere

Pd, tra renziani e antirenziani è guerra continua: esplode la Festa dell'Unità

Pd, tra renziani e antirenziani è guerra continua: esplode la Festa dell'Unità

La guerra tra renziani e antirenziani nel Pd probabilmente non finirà mai. Solo stamattina, scrive Dagospia, l'ex cossighiano Zanda ha sparato a zero contro l'ex segretario democratico: "La campagna referendaria ha allontanato dal centrosinistra una parte molto vasta del nostro elettorato. L’ex leader dem aveva inoltre promesso che in caso di sconfitta avrebbe abbandonato la politica ma non l’ha fatto", rimarca Zanda.

"Il Pd è l’unica vera forza di contrasto ai gialloverdi e ne combatte la politica di odio e discriminazioni. Ma Zingaretti ha vita difficile perché nel partito ha una maggioranza del 70% e nei gruppi parlamentari le percentuali sono rovesciate a causa delle scelte fatte per le liste delle politiche". Resta solo una domanda da fare: ma Zanda quando Renzi faceva il bello e il cattivo tempo nel partito, dov'era?

Le polemiche, continua Dagospia, tra renziani e antirenziani comunque non sono destinate a finire qui: il prossimo terreno di scontro sarà la Festa dell'Unità. Matteo Renzi ci andrà o non ci andrà? Questo è il dilemma. Perché a quanto è dato sapere il toscano non sarebbe intenzionato a partecipare stante i rapporti tesissimi con l'attuale segretario Nicola Zingaretti (sempre più convinto che Renzi stia facendo di tutto per farsi cacciare).

Sta di fatto che per partecipare alla Festa Renzi avrebbe posto come condizione quella di confrontarsi con il Premier Conte oppure con un big dei 5Stelle. Inutile dire che per Zingaretti sono delle condizioni inaccettabili. Per questo sono in molti nell'entourage renziano a dire che "mai come in questo momento Matteo sta pensando ad un nuovo partito". Magari da lanciare in occasione della prossima Leopolda.