Palazzi & potere

Peones, perchè perdere 30mila euro di stipendio? Solo per compiacere Renzi?

Renzi, d'altra parte, non è certo famoso per il rispetto della parola data....

La parola che risuona con maggiore frequenza in Transatlantico nelle ore calde della disfida sul «Rosatellum» è «collegio sicuro». Si cercano certezze, ci si confronta sulle implicazioni del nuovo sistema, si consultano i colleghi più ferrati in termini di interpretazione delle norme elettorali, quelli da sempre appassionati del tecnicismo della ripartizione, si compulsa il pallottoliere per arrivare ad avere una mappa mentale del nuovo Parlamento, scrive il Giornale.
Ci sono i deputati del Nord del Pd che temono il «bagno di sangue» nei loro collegi.
Quelli di Forza Italia, soprattutto del Sud ma non solo, che adombrano lo spettro della «salvinizzazione» e non nascondono l' irritazione preventiva per eventuali candidati leghisti catapultati nei loro territori di riferimento. Al grido di hasta la poltrona siempre, insomma, ci si ritrova a ragionare sul proprio futuro politico e a pesare la reale possibilità di ciascuno di ottenere il sospirato rientro nella Camera (o nel Senato) dei desideri.
La sensazione diffusa, continua il Giornale, è che la partita non sia ancora conclusa. La speranza di molti si appunta sulla votazione finale che avverrà con il voto segreto e dove, in sostanza, ci sarà un «liberi tutti». Perché al di là delle dichiarazioni di rito dei capigruppo è evidente che in quell' occasione saranno molti quelli che giocheranno una partita personale e faranno un calcolo basato sulla propria convenienza. «Hanno scelto di giocarsela ai rigori con la fiducia, così si moltiplicano i rischi, è evidente», spiega un parlamentare di centrodestra.
E un altro azzarda: «Alla fine il club dei 26mila euro conterà eccome». Prego? «Nel Pd ci sono 148 deputati eletti con il premio di maggioranza che non rientreranno mai in Parlamento. In quasi tutti i partiti ci sono parlamentari che sanno che non verranno mai più ripresentati dai loro segretari che acquisiscono un potere pressoché assoluto. Perso per perso perché questi parlamentari così precari dovrebbero votare il Rosatellum che ci porterà con ogni probabilità a votare verso febbraio-marzo invece di farlo saltare e far rimanere il Consultellum con il quale si ritiene che si andrà alle urne a maggio? Sono due mensilità in più che di fatto, considerati tutti i rimborsi, sono sui 25-26mila euro».