Palazzi & potere

Politici spiati: Francesca Occhionero, mai spiato pc. E sulla Cia...

Chi sarà mai quel 'qualcuno' molto potente...?

 "Non sono della Cia, sono un capro espiatorio, vittima di un equivoco", "non ho mai carpito dati a nessuno, sono incappata in questa storia perche' qualcuno ha voluto cosi'".

Cosi' parla a Repubblica Francesca Occhionero, accusata insieme al fratello Giulio di spionaggio informatico dalla procura di Roma, uscita una settimana fa dal carcere di Rebibbia. "Puo' darsi che la segnalazione su di noi sia arrivata da qualcuno molto potente", afferma. "Io e mio fratello lavoriamo insieme da tanti anni. Abbiamo la Westland, una banca di investimento all'americana. Curavamo grandi investimenti e progetti. Dovevamo realizzare il porto di Taranto. Sull'attivita' di mio fratello so questo, di virus non so nulla. Mi occupavo dell'amministrazione, del personale e dei contenziosi". "Il malware che ci accusano di aver usato per spiare e' vecchio, era gia' in altri computer".

"Durante la prima perquisizione i poliziotti vollero l'accesso al pc di mia madre", racconta, "ma lei ha 80 anni ed e' andata in tilt quando ha visto la polizia armata che frugava in casa. Non ricordava la password. Io pensavo di ricordarla, ma mi sbagliavo e al terzo tentativo il computer si e' bloccato. Poi siamo andati a casa mia. Volevano accedere dal mio computer e io ho spiegato di fare attenzione: il portatile e' collegato a un dominio che sta negli Stati Uniti".

"Avevo paura di ripercussioni legali, quindi chiesi di parlare con un avvocato americano per sapere che rischi stavo correndo, ma mi dissero: 'noi siamo la polizia e possiamo fare qualsiasi cosa'. Andai nel pallone e mentre ero alla scrivania sfilai la card del computer. Loro questo gesto lo interpretano come una mossa fatta per danneggiare i dati, ma non e' cosi'". Su quei server "abbiamo informazioni strategiche americane. Siamo una banca d'investimento e avevamo dati sensibili delle compagnie con cui lavoravamo. Sui server ci sono anche informazioni su clienti italiani, ma sono riservate". Francesca Occhionero spiega che non collabora con gli inquirenti: "Non mi fido piu' delle forze dell'ordine. Avrei paura a collaborare perche' ho capito che possono fare qualsiasi cosa".