Poteri forti: I padri nobili M5S bocciano Di Maio e spaventano Grillo
Imposimato: tristezza che vada al forum di Cernobbio Giannuli: se il Movimento non è anticasta non ha senso
Torniamo per un attimo all' aprile del 2013 e scorriamo l' elenco dei dieci candidati più votati sul blog di Beppe Grillo alla presidenza della Repubblica per il M5S. Si può notare come uno dopo l' altro, quasi tutti hanno prima o poi dichiarato una distanza dal Movimento del comico genovese, scrive la Stampa.
L' ultimo è forse il nome più pesante, la bocciatura che può fare più male. Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, magistrato da sempre ben piantato nel pantheon del M5S, non può tollerare che Luigi Di Maio partecipi alla passerella del Forum Ambrosetti e si è preso la briga di farlo sapere: «Che tristezza che il candidato premier del M5S Di Maio sieda a Cernobbio, con un esponente della Trilaterale, che voleva la riforma della Costituzione. Il dialogo con i nemici della democrazia non è tollerabile. È la fine dell' alternanza».
Il riferimento del giudice è alla commissione Trilateral nata negli Anni Settanta per creare un think tank tra Stati Uniti, Europa e Giappone sui temi dell' economia, della politica e della tecnologia e spesso associata al gruppo Bilderberg e considerata dai grillini più cospirazionisti un club chiuso dove in pochi decidono le sorti di molti.
Non c' è solo Imposimato, continua la Stampa. Anche Aldo Giannuli, storico, amico di Gianroberto Casaleggio, profilo certo non militarizzato ma comunque firma tra le più autorevoli tra i padri dell' ideologia a 5 Stelle. Il suo giudizio sulle parole di Di Maio, pronto a difendere la polizia dopo gli scontri con i migranti che occupavano un palazzo in centro a Roma, è impietoso: «Una posizione autolesionista che disgusta una fetta di elettori 5 stelle. Il Movimento serve se è anticasta, non se dice le stesse cose degli altri».