Palazzi & potere

Rai, 5 Stelle: Chiarimenti sul caso Maggioni e sui conflitti di interesse

Affaritaliani intervista la deputata 5 Stelle Mirella Liuzzi

In queste ore i 5 stelle si sono scatenati contro la presidente Maggioni. Un attacco durissimo, fino alla richiesta di dimissioni della presidente Rai. Protagonista la deputata Mirella Liuzzi, che qualche settimana fa aveva chiesto conto all’azienda di alcune trasferte dell’ex direttrice di RaiNews.

 

Cosa ne pensa del nuovo corso Rai?

"Se è possibile sta peggiorando. La scelta di Orfeo per noi è pessima, perché è stato un direttore parziale. Il Tg1 è stato schierato sistematicamente contro una forza politica. E cosa fa il governo? Lo promuove. Siamo molto preoccupati. Per non parlare della presidente Maggioni".

 

Che imputate alla presidente Maggioni?

"La prima cosa che  le imputiamo è un atto gravissimo: ha presentato il suo libro, edito da un privato, con i soldi della Rai. Questo è la negazione di tutti i principi del Servizio pubblico, per noi deve dimettersi".

 

Quali informazioni avete rispetto a questa denuncia?

"Non è una denuncia, è quanto ci ha detto la Rai rispondendo a un'interrogazione in commissione di Vigilanza. Ci hanno detto che il libro dell'allora direttore di RaiNews era 'coerente e parte stessa di una scelta editoriale divenuta poi comune all’azienda, e utile alla valorizzazione del canale'. Una risposta ridicola. Anche perché i proventi della vendita di quel libro sono andati alla stessa Maggioni e alla sua casa editrice, salvo prova contraria".

 

Non crede sia eccessivo chiedere le dimissioni?

"Parliamo di diversi episodi. La presidente Maggioni ha presentato il libro nel 2015 in diverse città: da Milano a Torino, passando per Ferrara, Grado e Alberobello. Abbiamo contato una dozzina di appuntamenti. Vogliamo sapere quanto è costato tutto questo alla Rai".

 

Qualcuno potrebbe obiettare che questo attacco alla presidente Maggioni nasconda un'ostilità politica al suo lavoro.

"E' lei a svolgere un ruolo politico, parliamo di un presidente scelto da Pd e Forza Italia. Ed è stata lei ad attaccare Campo Dall'Orto dandogli la spinta finale per le dimissioni".

 

A proposito di Campo Dall'Orto: avete cambiato idea sul suo operato in corso d'opera.

"La prima cosa che abbiamo criticato era l'appartenenza. Dall'Orto era stato presente alla Leopolda, per noi questo era inopportuno. Poi però ha fatto alcune scelte in autonomia, meritandosi un plauso. Se Renzi e Anzaldi lo volevano cacciare era evidentemente perché era troppo indipendente".

 

Quali saranno i prossimi passi?

"Prima di tutto vogliamo chiarimenti sul caso Maggioni. Poi crediamo che la Rai debba continuare a lavorare, fra le priorità per noi c'è il tema del conflitto d'interesse degli agenti. Abbiamo proposto un atto d'indirizzo per impedire che possano essere sia produttori sia agenti. Un principio di buon senso, vedremo se anche il Pd lo appoggerà".