Rai, appalto dei sondaggi: conflitto di interessi per il mega appalto
Appalto RAI, in vantaggio la cordata di Piepoli per l’appalto dei sondaggi politico elettorali del 2018-2020 ma tra i concorrenti c'è la Swg del renziano De Car
Appalto sondaggi, RAI: si attende la pronuncia definitiva dell' ufficio appalti di Viale Mazzini, ma con ogni probabilità sarà il faccione bonario e rassicurante di Nicola Piepoli ad accompagnare dagli schermi della Rai le trepidazioni degli italiani, quelli che votano e quelli che non lo fanno più, ansiosi di sapere in anteprima i risultati della prossima, attesissima tornata elettorale, scrive il Fatto.
La notizia non è ancora stata ufficializzata da Viale Mazzini. Ma a 60 giorni dalle prossime elezioni politiche è stata comunicata alla cordata vincitrice, che già scalda i motori. A risultare per ora prima in graduatoria nel bando di gara della Rai per assegnare a un unico committente, con le regole europee, l' appalto dei sondaggi politico-elettorali per il prossimo triennio 2018-2020 sarebbe la cordata composta dalla Emg-Acqua di Fabrizio Masia, il sondaggista divenuto famoso per aver sostenuto con freddezza e professionalità le maratone elettorali di Enrico Mentana, dall' Istituto Piepoli e da Antonio Noto della Ipr Marketing, che si è presentato però alla gara con una società di recente costituzione, la Noto sondaggi.
Tuttavia, continua il Fatto, la cordata concorrente, quella composta da altri due storici istituti di sondaggio noti al pubblico televisivo, la Ipsos France e Ipsos Italia di Nando Pagnoncelli e la Swg di Trieste, in caso di vittoria potrebbe sollevare una pesante critica verso la presidente Monica Maggioni. Si profilerebbero infatti i termini di un clamoroso conflitto d' interessi tra il sondaggista prescelto e uno dei più importanti partiti oggetto dell' indagine, che per la verità avrebbe dovuto essere tenuto in conto fin dall'accoglimento delle domande. Dopo trent' anni dalla fondazione, nel 2011 gli azionisti storici di Swg hanno deciso infatti di rafforzare la società. Da allora la società di sondaggi triestina è controllata dalla Mowgli Spa, che esprime la direzione operativa della società attraverso gli imprenditori e amministratori delegati Adrio Maria De Carolis e Maria Cristina Salami.
De Carolis è anche il presidente del consiglio direttivo della Eyu, la fondazione del Pd che si occupa di "ascolto e partecipazione attiva dei cittadini e dei principali attori della vita del Paese" ma che è anche uno strumento di fund raising per il renzismo.