Palazzi & potere

Roma Capitale, ritorna il commissario?

Chissà che Renzi e Grillo, per una volta tanto, non desiderino la stessa cosa; il fiorentino salverebbe le Olimpiadi, il genovese il suo Movimento

Forse Renzi e Grillo per uno di quei paradossi che di tanto in tanto la storia della politica racconta stanno pensando la stessa cosa: è meglio finirla qui. Eh già perché la città di Roma, la città della sindaca non ne vuol sapere di decollare e sta facendo male a entrambi. A Renzi perché non porterà (almeno finora) le olimpiadi e a grillo perché sta causando danni politici e d'immagine difficilmente recuperabili. E allora? E allora se la Raggi non approvasse il bilancio entro fine anno, il governo cioè Renzi potrebbe commissariare il comune di Roma (e a quanto dicono i soliti bene informati il fiorentino ci avrebbe già fatto la bocca). E un minuto dopo fatto ciò, avrebbe le sue benedette olimpiadi sotto il sole del Colosseo. Ecco il vero motivo per il quale Malagò non ha ancora perso la speranza. Aspetta il commissario del governo, che potrebbe arrivare anche in seguito a seri problemi di tipo giudiziario sotto il cupolone.
In quanto a grillo, se finisse così, dopo tutto quello che è successo nella capitale, gli andrebbe di lusso: da un lato fermerebbe il terribile stillicidio contro i cinquestelle (potendo persino dare la colpa di quanto accaduto al governo rispolverando la teoria del "complotto per farci vincere"; un complotto così perfetto da aver portato nel giro di pochi mesi al commissariamento per togliere di mezzo i cinquestelle ed avere le olimpiadi: tutto previsto, tutto calcolato) e dall'altro potrebbe ricominciare a fare quello che gli riesce meglio: l'opposizione a Renzi.


 

Cassandra
*Esperto analista e polemista. A volte tuttologo, sempre controcorrente