SPORT, TOP&FLOP: DEL PIERO AL POSTO DI AGNELLI? LOTITO VUOLE LA B
TOP&FLOP DELLA SETTIMANA
TOP
1) Gonzalo Higuain (centravanti Juventus) - Non si emoziona tornato in campo al San Paolo nel match di ritorno di Tim Cup, che porta ufficialmente la "Vecchia Signora" in finale (opposta alla Lazio di Simone Inzaghi). Segna due reti pesanti e spedisce il suo ex club (l'SSC Napoli) nel buio di un'altra stagione persa. Professionista cinico.
2) Michele Uva (Direttore Generale FIGC) - Araba fenice del calcio italiano. Dopo alcuni passi falsi alla Lazio di Cragnotti e al Parma di Tanzi è tornato in auge lo scorso 5 aprile, eletto (terzo per numero di voti) membro dell'Esecutivo Uefa. E' tra i potenti del pallone tricolore/continentale. Silenzioso, ma chirurgico. Politico nato.
3) Bebe Vio (atleta e campionessa paralimpica) - Testimonial di Sorgenia, personaggio dell'anno dopo il selfie con Barack Obama alla Casa Bianca. E' gettonatissima e da più tempo promette un giorno di candidarsi alla presidenza del CONI. Ci riuscirà o è più facile vincere un oro alle Paralimpiadi?
4) Luca Pancalli (presidente del CIP) Ha trasformato un sogno in realtà: far diventare il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) un Ente Pubblico. Grazie anche all'amico Luca Lotti (ministro dello Sport), da sempre molto sensibile ai temi dello sport paralimpico. Politico nato e grande oratore. Se non fosse presidente del neo ente pubblico potrebbe tranquillamente candidarsi al CONI. E sarebbe anche molto bravo.
5) Yonghong Li (trader cinese per il closing AC Milan). Non si è ancora ben capito quanto valga patrimonialmente e a chi sia legato nel concreto. Ma il prossimo 13 aprile tutti attendono la sua firma per il closing del Milan. Diamogli fiducia, ma in caso contrario, mezza stampa sportiva deve fare harakiri, l'altra metà riconsegnare il tesserino all'ordine di competenze. Sarebbe il più grande bluff della storia, raccontato come vero. Vedremo, manca poco.
FLOP
1) Franco Carraro (membro giunta Coni e senatore Forza Italia). Sarà il presidente dell'assemblea elettiva (per motivi di anzianità) che porterà il prossimo 11 maggio all'elezione del nuovo presidente del CONI (al momento c'è solo Giovanni Malagò). Immortale con uno stile da highlander, ma fa riflettere sulla mancanza di manager alternativi. Non una bella notizia.
2) Claudio Lotito (presidente SS Lazio). Vuole ancora diventare presidente della Lega B, ex "fortino" di Andrea Abodi. Parla con tutti, ma, soprattutto, vede scenari futuri (sotto il profilo economico) che non ci sono per la seconda divisione del calcio italiano. E' talmente divisivo che vincerà alla fine il candidato meno antipatico (per assurdo). A trovarlo però, questo "fenomeno" perchè, al momento, tutti i potenziali candidati (avversari del presidente biancoceleste) sono in silenzio stampa.
3) Daniela Sbrollini (responsabile Sport del PD) - Scomparsa dai radar. Non riesce ad incidere nello sport italiano, anche per la presenza ingombrante del ministro Lotti. E' molto impegnata a Vicenza (suo collegio elettorale) per le primarie del PD a sostegno di Matteo Renzi. Un pò troppo forse.
4) James Pallotta (presidente AS Roma) Il progetto di realizzazione dello stadio della AS Roma a Tor di Valle è ormai un cubo di Rubik, nel rimpallo di responsabilità tra comune di Roma (giunta M5S) e regione Lazio (giunta di centro-sinistra). Alla fine a pagarne i danni sono solo i tifosi, che vorrebbero vedere la loro squadra in uno stadio degno di questo nome. Stadio nel pantano della politica. Storia senza fine.
5) Andrea Agnelli (presidente Juventus FC) Sempre più insistenti le "voci" di un suo disimpegno dalla Juventus, di cui è il numero 1, se dovesse arrivare una sospensione di oltre 6 mesi da parte della procura federale, per la brutta storia dei collegamenti tra ultras bianconeri e società. Con alcuni dei supporter in odore in 'ndrangheta. Figuraccia di pessimo gusto. Stile bianconero in frantumi.
In pole position Alex Del Piero, una rivincita visto che fu fatto fuori proprio dalla dirigenza guidata da Andrea Agnelli.