Palazzi & potere

Tria, intervista al Ministro che non sa cosa farà nei prossimi mesi. Pazzesco

Tria, buio assoluto sulle prossime mosse del governo

"Siamo in campagna elettorale e in questi casi, piu' o meno ovunque, si tende a parlare in liberta' piu' di quanto si dovrebbe. Pero' contano i fatti. E i fatti sono che il governo ha approvato all'unanimita' il Def che ha incassato anche il placet del Parlamento. E nel Def e' scritta nero su bianco la volonta' dell?Italia di rispettare gli impegni presi sul contenimento di deficit e debito. Vale questo. E alla fine lo spread non potra' non tenerne conto". Lo assicura il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in un'intervista al QN. "Non e' facile, lo ammetto, far quadrare l'equazione ma ci riusciremo come gia' nell'autunno scorso, quando quasi nessuno ci credeva - rimarca - Certo, bisognera' fare delle scelte, scelte politiche prima che economiche, perche' non si puo' immaginare di poter rispettare gli impegni presi su deficit e debito e al tempo stesso abbassare le tasse e aumentare le spese. La scelta tra piu' spesa o meno tasse e' una tipica scelta politica di fondo - aggiunge - come lo e' la scelta tra spesa corrente e spesa per investimenti, che significa tra piu' consumi oggi o maggiore crescita e quindi piu' consumi domani. D'altra parte se si provoca una crisi finanziaria non ci sono neppure piu' consumi oggi". Il ministro spiega che "il nostro spread e' oggettivamente eccessivo rispetto sia a quello di altri Paesi dell'euro sia rispetto ai fondamentali sottostanti dell'economia italiana. Detto questo, i suoi movimenti sono determinati dalla fiducia: nelle prospettive del Paese, nella credibilita' della sua classe politica, nella stabilita' delle sue scelte di politica economica. Noi dobbiamo lavorare per recuperare quella fiducia. A tutti i livelli".