Palazzi & potere
Trump: parla Daniele Manca vicedirettore del Corriere della Sera

Trump cambierà davvero la politica americana?
Certo, la sta già cambiando. Si pensi anche banalmente al fatto che i Democratici hanno dovuto iniziare una faticosa ricerca di un leader che possa rappresentare tra quattro anni una valida alternativa al neoletto repubblicano.
O alla fine sarà come tutti gli altri?
La nomina di Steve Bannon e soprattutto le dichiarazioni sulla sua intenzione di nominare membri della Corte suprema orientati, pro-life ad esempio mostrano che la sua influenza sarà lunga e duratura. Come noto il massimo organo costituzionale americano è composto da membri a vita e quindi in grado di dare un’impronta alla società americana che si protrarrà a lungo negli anni.
Quali ripercussioni potrebbero esserci per l'Italia anche in vista del referendum?
E’ una polarizzazione della politica, quella americana, che però è ininfluente su un referendum che si è colorato di accenti così italiani e di cortile che probabilmente porterà a influenze minime sull’esito del referendum.
E per l'Europa a tuo avviso ci saranno novità, nuovi approcci e cambiamenti di politica internazionale?
Sicuramente. Il primo passo verso la difesa europea ne è il primo segnale concreto. Gli incontri con Farage e i contatti con Le pen, indicano quanto Trump sia in sintonia con chi non solo non vuole l’Europa ma punta disgregare anche l’euro.