Politica

Papa Francesco, frecciata a Salvini: "Tanti finti pastori sfruttano il gregge"

"Il buon pastore è mite. Un pastore che non è mite non è un buon pastore"

Papa Francesco, frecciata a Salvini: nella Chiesa tanti finti pastori hanno sfruttato il gregge

"I finti pastori. Nella storia della Chiesa ci sono stati tanti di questi che sfruttavano il gregge. Non gli interessava il gregge ma soltanto far carriera o la politica o i soldi". Così Papa Francesco nell'omelia a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa celebra la domenica del Buon Pastore. A pensare male si fa peccato ma a volte ci si azzecca. La predica di Francesco sembra essere indirizzata ai leader, tra cui quello della Lega, soprattutto quando parla di interesse nel “far carriera politica”. "Ma il gregge li conosce - ha aggiunto - li ha conosciuti sempre e andava cercando Dio per le sue strade", ha continuato il Pontefice sottolineando i "uno dei segni del buon pastore": la mitezza, la tenerezza della vicinanza. Il Santo Padre si è limitato a usare la metafora del pastore per descrivere l'attualità - come è solito fare per il Pontefice - ma non vi è alcun riferimento diretto. 

"Il buon pastore è mite - ha precisato il Papa - un pastore che non è mite non è un buon pastore. Ha qualcosa di nascosto, perché la mitezza si fa vedere come è, senza difendersi. Anzi, il pastore è tenero, ha quella tenerezza della vicinanza, conosce le pecore una a una per nome e si prende cura di ognuna come se fosse l’unica, al punto che quando tornano a casa dopo una giornata di lavoro, stanco, si accorge che gliene manca una, esce a lavorare un’altra volta per cercarla e... la porta con sé, la porta sulle spalle. Questo è il buon pastore, questo è Gesù, questo è chi ci accompagna nel cammino della vita, a tutti". 

Quando c’è un buon pastore, il gregge "va avanti". "Il pastore buono ascolta il gregge, guida il gregge, cura il gregge. E il gregge sa distinguere fra i pastori, non si sbaglia: il gregge si fida del buon pastore, si fida di Gesù. Soltanto il pastore che assomiglia a Gesù dà fiducia al gregge, perché Lui è la porta. Lo stile di Gesù deve essere lo stile del pastore, non ce n’è un altro", ha concluso Francesco.