Politica
Pensioni-flat tax, ecco che cosa c'è dietro lo scontro Bonomi-Salvini
Il numero uno di Confindustria vuole fare il ministro e il leader del Carroccio lo ostacola? L'analisi
Non sfugge poi che Confindustria è molto forte in Veneto e Friuli e questo attacco invero plateale potrebbe essere un aiuto che Bonomi sta dando ai due governatori ma anche, e questo è un punto importante, a Giorgia Meloni che non è mai stata particolarmente entusiasta della flat tax perché lei è pur sempre erede della destra sociale che ha il suo zoccolo duro tra i poveri, gli operai, il basso reddito. Basta vedere la distribuzione statistica del voto in città come Roma per capirlo. FdI vince nella periferia povera il Pd vince nel centro ricco.
La Meloni è invece per una flat tax sull’incremento del reddito e non sul reddito puro, quindi una misura edulcorata rispetto all’originale leghista.
E per quanto riguarda la Fornero non la vorrebbe squagliare con misure come quota 41 proposte dalla Lega, ma solo riformare con Opzione Donna aperta anche agli uomini e Ape Sociale per le nuove categorie di lavoratori.
Dunque Bonomi, col suo attacco, può aver mirato due piccioni con una sola fava: appoggiare i governatori del nord–est e contemporaneamente appoggiare Giorgia Meloni a cui, tra l’altro, un Salvini debole fa gioco in questa fase di spartizione del potere ministeriale nel centrodestra.
Il tutto per colpire Salvini che si dice si sia opposto ad un suo ruolo da ministro nel prossimo esecutivo.