Politica
Piantedosi sul patto migranti in Ue: "L'Italia non sarà un centro di raccolta"
Il ministro dell'Interno: "Negoziato complesso ma siamo soddisfatti per questo accordo, era quello che volevamo. Abbiamo rifiutato i soldi, abbiamo una dignità"
Migranti, Piantedosi: "Nessuna compensazione in denaro"
L'Unione Europea ha siglato ieri sera in Lussemburgo uno storico accordo sui migranti, intesa trovata dopo sette anni di complicate trattative. L'Italia ha votato a favore e si è smarcata da Ungheria e Polonia (uniche contrarie all'intesa). Esulta il ministro dell'Interno Piantedosi: "E' stato un negoziato complesso - dice Piantedosi al Corriere della Sera - la cui complessità era data proprio dalla materia e dal valore di quello di cui si parlava. Questo è un luogo di mediazione tra tanti soggetti e quindi bisognava trovare un punto di equilibrio tra le varie posizioni. Il negoziato finale è stato su alcuni punti che ritenevamo fondamentali come quello della definizione dei Paesi terzi con cui poter concludere gli accordi ed è sostanzialmente passata la nostra linea sulla quale abbiamo fatto convergere tutti i Paesi che avevano fatto blocco su questo".
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"Sui temi della solidarietà obbligatoria - prosegue Piantedosi al Corriere - abbiamo preferito non accettare compensazioni in denaro che finanziassero l’Italia perché l’Italia ritiene di avere una dignità di Paese fondatore dell’Unione e non abbiamo bisogno di compensazioni in denaro per diventare il centro di raccolta dell'Ue. Abbiamo preferito puntare a un meccanismo che rimane di compensazione da parte dei Paesi che non accettano il ricollocamento dei migranti ma che le relative risorse vadano a finanziare un fondo appositamente istituito e gestito dalla Commissione Ue per realizzare progetti di quella cosiddetta dimensione esterna che per la prima volta viene concretizzata in atti dell’Ue e su cui ha sempre fatto pressione il governo Meloni da quando si è insediato in tutte le sedi possibili".