Politica

"Pier Silvio Berlusconi in politica? Non ha il carisma del padre"

di Samuel Botti

L'analista Gianluca Borrelli di Termometro politico boccia una eventuale discesa in campo degli eredi di Berlusconi: "Ecco perchè non potrebbero ottenere gli stessi successi". L'intervista

"Pier Silvio Berlusconi in politica? Non ha il carisma del padre"

Piersilvio Berlusconi scende in campo o no? Un coinvolgimento diretto nella politica nel solco del padre è qualcosa di cui si vocifera da mesi. I rumors sono tornati più insistenti in queste ore. Con il 55enne che starebbe pensando di prendere le redini del "partito di famiglia", Forza Italia, in tempo per il referendum sull'autonomia. Fantapolitica o l'approssimarsi di un potenziale terremoto nel centrodestra?

E Marina, la primogenita? Non è sfuggito a nessuno che al recente incontro con Mario Draghi c'era anche Gianni Letta, storico braccio destro di Silvio Berlusconi. Abbiamo parlato dei possibili scenari futuri con l'analista di Termometro Politico Gianluca Borrelli: "Un ingresso dei Berlusconi in politica? Improbabile, non hanno il carisma del padre". L’intervista.

Borrelli, Piersilvio Berlusconi potrebbe essere un degno erede politico del padre?

Secondo me no. Non ha il carisma del padre. Silvio Berlusconi padre era una persona che trascinava, il figlio non sembra. Abbiamo fatto un sondaggio, al quale il 43,9% ha risposto in maniera negativa alla domanda: “Sarebbe positivo un ingresso di Piersilvio e Marina Berlusconi in politica?”, riconoscendo le capacità dei due fratelli ma preferendo il loro impegno rivolto verso l’imprenditoria.  Mi sembra sinceramente un po’ difficile che Pier Silvio possa ottenere i successi che ha avuto il padre, proprio perché non sembrerebbe avere la stessa struttura. Poi, chi può dirlo, magari si è tenuto nascosto tutto questo tempo ed è un talento nascosto.

E Marina?

Sarebbe una figura più probabile in politica. Tuttavia, potrebbe essere molto diversa dal padre, quindi non credo che otterrebbe lo stesso risultato: ricordiamoci che il grande successo di Berlusconi derivava dal fatto che lui era l’uomo che si era fatto da solo, c’era un appeal molto forte perché dal nulla ha creato un impero. Era un visionario, una persona che immaginava una cosa e riusciva a crearla poco dopo, le vittorie col Milan sono un esempio. I figli non possono dire la stessa cosa. Loro mantengono, per giunta non proprio in maniera impeccabile, ciò che il padre ha lasciato. Mediaset, ai tempi, era veramente importante. Ora, tutta la televisione risente  del digitale e del nuovo protagonismo dei social. Ma secondo me, il Silvio Berlusconi giovane sarebbe stato capace di emergere anche in un ambiente come questo.

Marina Berlusconi ha dichiarato di sentirsi più vicina alla sinistra per quanto riguarda i temi sociali. Un  ipotetico ingresso degli eredi di Berlusconi li collocherebbe in Forza Italia o in un nuovo partito?

Forza Italia farebbe e direbbe quello che vogliono loro. Come possiamo vedere, Forza Italia si è spostata molto a sinistra negli ultimi anni. Però quanto prenderebbe? Sarebbe un'operazione un po’ alla Renzi. E se si spostassero a sinistra diventerebbero i vassalli della Schlein? Non credo, non vedo possibile una virata a sinistra. Anche perché non converrebbe nemmeno.

In che senso?

Immaginiamo una Mediaset che in qualche modo si sposta verso sinistra, dove è già pieno di media vicini a quella sponda, in una realtà dove vincerebbe comunque la destra. Perderebbe anche quello che è il vantaggio politico di stare in una coalizione vincente.


 
Quindi per salvaguardare il business sarebbe meglio non fare azzardi?

Vediamo come a sinistra ci sono esempi eclatanti. Repubblica ha perso tantissime copie, praticamente si è quasi annientato come giornale. Così come La Stampa, ha perso copie e influenza. Quindi ripeto, un ingresso del genere non converrebbe a nessuno dei due Berlusconi.