Politica
Pnrr, Baldino (M5s): “Non si perda nemmeno un euro, disponibili al dialogo”
Intervista alla vice capogruppo alla Camera Vittoria Baldino, fedelissima del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte
Vittoria Baldino (M5s) parla con affaritaliani.it
Puntuta e spigliata. Giuseppe Conte si fida molto. È una fedelissima, tanto che a lei è stata affidata la comunicazione in tv. Nei tg e nei talk si vede quotidianamente e a Montecitorio siede a fianco dell’ex premier. Avvocata classe 1988, Vittoria Baldino è cresciuta a pane e soppressata (è calabrese di Rossano, in provincia di Cosenza).
Nel dibattito alla Camera di qualche settimana fa, sulla strage di Cutro, ha definito il vicepremier Matteo Salvini “un coniglio che scappa”. Insomma, una che non tira mai via la gamba quando c’è da andare in tackle.
Affaritaliani.it l’ha interpellata all’indomani del terremoto politico scatenato dalle parole del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, che proprio sul nostro sito ha messo in discussione le risorse del Pnrr chiedendo al governo di valutare l’ipotesi di rinunciare ai fondi presi a debito (oltre 100 miliardi di euro).
“È una proposta bizzarra”, taglia corto Baldino. “Invece di discutere nella stessa maggioranza su che cosa fare di questi soldi, visto che una volta tanto non si tratta di carenza ma di abbondanza di risorse, dovrebbero abbassare il capo e sedersi a un tavolo anche con le opposizioni, con noi dei 5 Stelle che abbiamo avuto il merito di portare a casa questi 209 miliardi. C’è da capire che cos’è che non ha funzionato e dove si è incagliato questo percorso di attuazione del Pnrr e cercare di capire come dare una svolta all’attuazione, coinvolgendo gli amministratori e dando una svolta alle assunzioni nella Pa done dove la ricetta dell’ex ministro Brunetta nel governo Draghi è stata fallimentare. Abbiamo chiesto che la presidente Meloni venga a riferire in Aula rispetto allo stato degli investimenti, visto che da una parte Fitto lancia l’allarme, ma gli stessi esponenti di governo dicono che si fa allarmismo. Molinari propone di restituire una parte dei soldi, Mattarella chiama la presidente Meloni al Quirinale per discutere del Pnrr e all’indomani Meloni dice che non c’è nessun problema”.
Vittoria Baldino e Giuseppe Conte
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari ha indicato voi dei 5 Stelle come “colpevoli” di questa impasse, a causa della frettolosità con cui avete scritto il Pnrr. Vi sentite responsabili?
“Ma lei lo sa che rispetto a ogni cosa che accade nel Paese è sempre colpa del M5s? (ride). Ormai è un mantra. Non si può cancellare la storia anche se le destre ci stanno provando. È agli atti che il M5s con il presidente Conte ha avuto il grande merito di far passare il concetto di debito comune per sostenere i paesi più in difficoltà (a causa della pandemia da Covid ndr). Poi Conte è stato mandato a casa e non ha avuto neanche il tempo di metterlo a terra il piano. Tanto è vero che è subentrato Draghi che ha completato e cambiato in alcune parti il progetto, modificando il sistema di governance. Poi è arrivata Meloni, che ha cambiato nuovamente la governance, e c’è stato un corto circuito, una discontinuità che non ha fatto bene allo stato, alla programmazione e al monitoraggio degli investimenti. Lo sport preferito di questo governo è la ricerca del colpevole ma si sono accorti che ora governano loro? Dovrebbero assumersi le loro responsabilità. Noi, più di dimostrare massima propensione al confronto non possiamo fare. Sta a loro raccogliere la nostra disponibilità e cercare di lavorare insieme perché di questi soldi nemmeno un euro deve essere perduto”.