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Pnrr, stretta sulla Corte dei Conti. Fitto: "Nessun attacco, ma rispetto"

di redazione politica

Proroga scudo erariale

"Per questo, continua Meloni, fin dal suo insediamento, il governo ha lavorato di concerto con la Commissione europea e con tutte le Amministrazioni responsabili per verificare il rispetto dei termini previsti ed effettuare una ricognizione puntuale e dettagliata dello stato di attuazione del Piano".

"Una fase di ricognizione fondamentale perché propedeutica al passo successivo: l’intensificazione del confronto, come stabilito con l’Unione europea, per formalizzare le proposte di modifica al Piano entro la scadenza prevista del 31 agosto 2023, con la contestuale integrazione del capitolo REPowerEU. Si tratta di un lavoro estremamente delicato che il Governo sta portando avanti con la massima attenzione e con grande responsabilità", rimarca la presidente del Consiglio.

"Il nostro obiettivo, va avanti Meloni, è chiaro: ottimizzare al meglio l'occasione che arriva dal PNRR, compiendo scelte strategiche, chiare ed efficaci, velocizzando al massimo le procedure e garantendo che le risorse possano arrivare a terra".

"In questo quadro, si inserisce la scelta di individuare un’unica Autorità politica responsabile per l’attuazione del Pnrr e delle Politiche di Coesione. Una decisione la cui bontà è stata confermata dalla recente raccomandazione della Commissione UE per l’Italia nell’ambito del semestre europeo e che nasce dall’esigenza di assicurare una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento, sia per garantire che le risorse vengano effettivamente spese sia per privilegiare misure di qualità e in grado di avere effetti sul Pil. In quest’ottica rientra anche la decisione del Consiglio europeo straordinario del 24 febbraio scorso, che ha accolto e fatto propria la proposta dell’Italia di assicurare una maggiore flessibilità e integrazione sui programmi esistenti e sull’uso delle risorse europee già programmate".

"Il governo continuerà a lavorare, d’intesa con la Commissione europea, non solo per conseguire i prossimi obiettivi semestrali ma per dare piena attuazione a tutto il Piano, che è e continuerà ad essere uno strumento cruciale per la crescita, l’innovazione e lo sviluppo dell’Italia", conclude il premier nella presentazione alla relazione semestrale.