Politica
Prima fa quasi pace (spinto da Giorgetti).Poi Salvini torna ad attaccare Conte
Renzi attacca la comunicazione: "Danno enorme"
Coronavirus, Renzi: danno enorme da errori comunicazione - "E' l'intero Paese a rischiare un disastro economico senza precedenti". Lo scrive Matteo Renzi, leader di Italia viva, nella sua newsletter Enews. "La priorita' sara' - gia' dalla prossima settimana - ripartire di corsa con l'economia. Non bastera' un'aspirina, occorreranno misure fortissime perche' gli errori di comunicazione hanno prodotto un danno enorme all'estero, oltre che in Italia", aggiunge. "Nel nostro piccolo, come Iv ci faremo sentire a tutti i livelli per stimolare le Istituzioni a fare le scelte giuste". |
Il passo tra le accuse al governo "incapace" e la telefonata al premier per presentare le proposte economiche della Lega non è breve. È lungo. Fatto sta che negli due giorni Matteo Salvini ha compiuto una virata sull'emergenza del coronavirus. Anche sull'infelice uscita di Giuseppe Conte contro la sanità della Regione Lombardia con la minaccia di togliere i poteri ai Governatori - errore ricosciuto anche nel Pd - il leader del Carroccio non ha affondato più di tanto il colpo.
Alla base del cambiamento di toni e di atteggiamento nei confronti dell'esecutivo (da guerra totale a critiche) - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - ci sarebbe Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega sarebbe intervenuto in maniera decisa sul Capitano invitandolo a mettere da parte le polemiche dure sul coronavirus con il governo e il presidente del Consiglio. Un po' sulla linea di quanto sta facendo Giorgia Meloni dall'inizio della crisi.
Oltre a una questione di opportunità (mai polemizzare troppo durante le emergenze nazionali), dietro la svolta leghista, ci sarebbe una chiacchierata tra l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e la sondaggista Alessandra Ghisleri. L'esperta di numeri avrebbe spiegato al vicesegretario della Lega che la linea della polemica pesante non paga. La gente ha paura e vuole unità. E infatti l'ultimo sondaggio Swg di lunedì 24 febbraio ha visto il Carroccio in calo dell'1,1% rispetto alla settimana precedente e la rilevazione Ixé per RaiTre ha segnalato che il livello di consenso per il governo è addirittura al 73%. Da qui il nuovo Salvini in versione quasi moderata che telefonata a Conte e si dice pronto a collaborare per superare l'emergenza del coronavirus.
Quello di Salvini, comunque, non è certo un innamoramento nei confronti del premier. Le distanze restano, anche perché la base leghista non capirebbe una svolta a 360 gradi. Il giorno dopo la telefonata con Conte, Salvini non manifesta grande entusiasmo a chi gli chiede del colloquio con il presidente del Consiglio. "Si c'è stata ed è stata la prima" da agosto, si limita a rispondere il segretario leghista ai cronisti che gli chiedono della conversazione in conferenza stampa al Senato. "Ho letto che il presidente del Consiglio, bontà sua, ha detto che ci sono state le nostre proposte e che, se sono buone, le porterà in Consiglio dei ministri. Siamo onorati di cotanta attenzione", dice poi in seguito, con tono ironico.
"Qualcuno è in grado di difendere la salute dei cittadini meglio di altri. Noi abbiamo un premier che negli ultimi tre giorni ha girato le televisioni di mezza Italia lanciando l'allarme. Chi gaurda la televisione dalla mattina alla sera pensa che ci sia emergenza. Non credo che Macron e Merkel si siamo comportati alla stessa maniera", ha aggiunto il leader della Lega rispondendo ad una domanda sulla differenza di informazioni tra l'Italia e gli altri Paesi sul coronavirus. In Francia e Germania, dopo le prime notizia, ha osservato il giornalista rivolgendo la domanda a Salvini, non si hanno più informazoni su ulteriori contagi. Il leader della Lega ha aggiunto che "se ci fosse stato un problema in ospedali francesi e tedeschi - ha aggiunto - non credo che Merkel e Macron avrebbero additato i medici come responsabili".
"Conte ha sottovalutato l'emergenza e non solo lui", ha ribadito poi Salvini in un'intervista a 'Bloomberg'. Nel colloquio con l'agenzia di stampa economica, il segretario leghista ha parlato del "piano di dieci miliardi" cui sta lavorando la Lega "per aiutare famiglie e imprese colpite dall'emergenza sanitaria" e chiesto che l'Unione europea allenti le maglie dei vincoli per gli "aiuti di Stato destinati alle imprese".