Politica

Quanto è Fico l’erede della Boldrini?

Andrea Lorusso

Ormai la Presidenza della Camera è un retaggio culturale dei trans-gender, pro-immigrazione e del fanatismo ambientale

L’Ambiente è importante, il rispetto della natura nella realizzazione delle opere è fondamentale, non per questo però non si costruiscono dighe, ponti, strade, autostrade, aprono cantieri e collegano merci. I 5Stelle tallonati da mefisti sondaggi, devono alzare la voce e dare spolvero alle vecchie battaglie, anche se in gran parte sono cadute nel vuoto, deludendo l’elettorato.

Infatti il Presidente della Camera Fico, in ossequio al percorso tracciato da Laura Boldrini, tiene le redini dell’ala buonista ed integralista della prima ora: “Su Tap era tardi per intervenire e per questo mi sono sentito già in passato di chiedere scusa.”

E tira le fila della distanza tra gli alleati di Governo: "Sono forze totalmente diverse e partono da presupposti diversi. Sono stato partecipe di uno scontro sull’inceneritore di Acerra e sono convinto che rispetto ai rifiuti non servano inceneritori, ma riduzione a monte, raccolta differenziata, impianti di compostaggio, trattamento meccanico manuale. A quel punto da eliminare rimane ben poco. Perché quel che si brucia finisce in ceneri tossiche e diossina. La questione ambientale è fondamentale e ineludibile. È sopravvivenza: Alla fine la natura ci chiederà il conto".

Punzecchiando il leader della Lega che parteciperà al meeting della famiglia a Verona: "Sui diritti non si arretra mai, piuttosto si avanza. Tutto ciò che riporta indietro sul ruolo della donna, sulla libertà di scelta, sulla possibilità di amare chi si vuole, è contro la storia. Ridurre il ruolo della donna a pochi ambiti è il retaggio di una cultura anacronistica che dobbiamo lasciarci alle spalle. Le parole chiave sono libertà di scelta, autonomia, soggettività. Nei fatti la società è molto più avanti di certa politica. Rispetto alle unioni civili, le ho sostenute e le sostengo."

Non torniamo troppo indietro nella cronaca perché, sull’immigrazione, abbiamo già ampiamente trattato la posizione di un Fico riluttante alle scelte del suo Esecutivo.  Eppure c’è una linea, un filo conduttore tra i piagnistei boldriniani ed i moniti di Fico, l’insussistenza elettorale, l’incapacità di tradurre in consenso, in terremoto, in smottamento, in batter d’ala di farfalla, le loro dichiarazioni.

All’ascolto non resta nessuno. Ricordano tanto il “Partecipa” di Gianfranco Fini, quando nel 2014 provò a rilanciarsi. Inutile dire che non partecipò proprio nessuno.

Twitter @andrewlorusso