Politica
Quirinale, Berlusconi divisivo. Crescono le quotazioni di Gianni Letta
Consigliere più fidato del Cav e uomo dalle relazioni trasversali. Zio di Enrico Letta, buoni rapporti con Di Maio e i renziani…
Colle, tra i quirinabili salgono le quotazioni di Gianni Letta, braccio destro del Cav
Nel borsino del Quirinale c’è chi sale e c’è chi scende. Un’altalena che farebbe saltare i nervi anche ai più navigati bookmaker. Ci sono infatti personalità lanciate in corsa magari solo per vedere l’effetto che fanno, come nel caso del commissario Ue agli Affari economici ed ex premier Paolo Gentiloni, e figure che sarebbero in gara quasi per ‘diritto divino’, come il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma che cominciano a perdere quotazioni, finendo per scoperchiare inevitabilmente il vaso di pandora del voto anticipato. Un’ipotesi che è quasi una certezza per Renzi e i renziani, ma che è ormai accreditata dovunque ci si giri nel popoloso Parlamento. In questo risiko impazzito, tuttavia, ci sono anche nomi che proprio perché solo sussurrati nei conciliaboli di Palazzo iniziano a fare rumore. Uno di questi è quello di Gianni Letta, l’eminenza “azzurrina” del partito del Cav, come Affaritaliani.it aveva già anticipato. Bene, quell’ipotesi ora si sta rafforzando sempre di più. E per varie ragioni, come spiegano al nostro giornale.
Quirinale, questa volta il centrodestra non resterà a guardare e lancerà una sua candidatura
La premessa numero uno è che mai come stavolta il centrodestra non ha nessuna intenzione di cedere il pallino al centrosinistra: una candidatura per il Colle ha intenzione di imporla. “E’ vero che Berlusconi è in campo - spiffera una fonte parlamentare di centrosinistra - ma rimane un nome divisivo. Paradossalmente, proprio nella sua stessa area. Ecco perché l’exit strategy potrebbe essere Letta senior”.
Tutte le strade, in realtà, sembrano condurre proprio a lui che, tra l’altro, “ha il vantaggio di godere di buoni rapporti trasversali. E non è una novità di oggi”. Anzi, continua la fonte, “non deve neanche faticare a tessere tele ormai consolidate da anni e che oggi potrebbero tornargli utili”.
Quirinale, con Letta senior in campo che farebbero Italia viva, Pd e M5s?
A ben guardare, poi, il più fidato consigliere di Berlusconi, che ha sempre vantato ottimi rapporti Oltretevere - il che non guasta - e che si è sempre orientato benissimo soprattutto nella geografia romana, farebbe breccia pure dalle parti di Italia viva che, si sa, è ago della bilancia in questo decisivo appuntamento per l’elezione della più alta carica dello Stato. “Se con Berlusconi – ragiona un dem dietro garanzia di anonimato - Renzi potrebbe avere qualche problemino nel tenere compatta la sua pattuglia, con Gianni Letta viaggerebbe sul velluto. E poi - continua - vuol mettere la soddisfazione dalle parti della Leopolda nell’impedire l’ascesa di un dem al Quirinale?”. Il nome di Anna Finocchiaro, per esempio, che si avanza nei capannelli della Camera tra piddini e Cinque stelle, non riceverebbe mai il voto dei renziani. “Difficile pensare a un Pd al Quirinale – dice ad Affari una fonte Iv –, visto che hanno solo il 15 per cento dei voti. L’unico che potrebbe farcela è Paolo Gentiloni. Punto”. La stessa fonte esclude “categoricamente la possibilità di votare Berlusconi. Detto questo, per trovare un nome unitario - aggiunge -, in generale, è più facile lavorare su un Gianni Letta, che può essere trasversale al Pd, piuttosto che su una Finocchiaro che è molto meno trasversale”.