Politica

Quirinale, Cartabia e Belloni sono le "ipotesi" di Pd e Lega. Esclusivo

Di Alberto Maggi

Quirinale, Salvini vede Draghi per convincerlo a restare a Palazzo Chigi

Quirinale, Salvini prova a tenere unito il Centrodestra

Un evento più unico che raro, una nota congiunta di Partito Democratico e Lega. La svolta nella partita del Quirinale arriva alle 16:51, subito dopo l'incontro tra Enrico Letta e Matteo Salvini. Nel comunicato Dem-Carroccio si legge testuale che "con il faccia a faccia si è aperto un dialogo: i due leader stanno lavorando su delle ipotesi e si rivedranno domani". Poco dopo il segretario leghista ha visto anche l'ex premier e capo politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. In precedenza, Salvini aveva incontrato, oltre a Giorgia Meloni, il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare, le "ipotesi" sulle quali stanno lavorando Pd e Lega

QUIRINALE, SALVINI: “NELLE PROSSIME ORE IL CENTRODESTRA UNITO FARÀ PROPOSTE”

Matteo Salvini, preoccupato che l'incontro con Enrico Letta e soprattutto la nota congiunta Lega-Pd possa far infuriare Fratelli d'Italia e Forza Italia, cerca di correre ai ripari e poco prima delle 20 fa sapere che “sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una ma diverse proposte di qualità, donne e uomini di alto profilo istituzionale e culturale, su cui contiamo ci sia una discussione  priva di veti e pregiudizi, che gli italiani non meritano in un momento così delicato dal punto di vista economico e sociale”

sono due donne: Marta Cartabia ed Elisabetta Belloni. Il faccia a faccia con Draghi - spiegano le fonti - sarebbe servito al leader del Carroccio per spiegare al presidente del Consiglio che starebbe maturando una soluzione diversa da quella del suo nome e che, quindi, resterebbe a Palazzo Chigi fino al termine della legislatura nel 2023. L'incontro con Giorgia Meloni (e una telefonata con Silvio Berlusconi) è stato invece importante per Salvini per cercare di non spaccare il Centrodestra, anche se resta da valutare se Cartabia e Belloni sono nomi solo della Lega o condivisi almeno con Forza Italia. Il rischio è quello di una clamorosa spaccatura del Centrodestra.

La ministra della Giustizia sarebbe la prima scelta del Carroccio, nell'ambito di questi due nomi ovviamente, mentre la direttrice del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, i servizi segreti) ed ex segretario generale della Farnesina, sarebbe la favorita di Pd e M5S. Cartabia per i pentastellati non è facilmente digeribile avendo modificato in modo abbastanza importante la riforma Bonafede del Conte I, ma non dispiace affatto a una parte del Pd, oltre che ai renziani e ai centristi di Azione e +Europa. Belloni, invece, ha un buon rapporto con Conte e, rispetto a Cartabia, può vantare di maggiori legami internazionali. Sia con l'Europa sia con gli Stati Uniti.

 

 

 

 


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