Politica

Referendum autonomia e cittadinanza, boomerang per Schlein. Quorum praticamente impossibile

Di Alberto Maggi

I numeri parlano chiaro. Eccoli

Landini vince ma Schlein rischia la poltrona


Il grande flop del Centrosinistra e di Elly Schlein. Un flop che rischia di costare carissimo alla segretaria del Partito Democratico. Stiamo parlando del referendum abrogativo della Legge Calderoli sull'autonomia regionale differenziata, sempre che venga ammesso dalla Corte Costituzionale.

I numeri - spiegano fonti centriste (non di maggioranza) ad Affaritaliani.it - parlano chiarissimo. Gli elettori in Italia sono poco più di 51,5 milioni e per essere valido il referendum deve ottenere un'affluenza alle urne pari alla metà più uno degli aventi diritto al voto. Stesso discorso vale per l'altro referendum abrogativo delle opposizioni (divise), quello sulla cittadinanza veloce per gli immigrati.

Facciamo due conti. La metà del corpo elettorale italiano supera i 25 milioni di persone e se andiamo a prendere i dati delle elezioni europee del giugno scorso la somma totale dei partiti di opposizione, tutti inclusi, non arriva a 12 milioni di voti. In più c'è da considerare che l'autonomia di Calderoli e della Lega non tocca minimamente né la Sicilia né la Sardegna e quindi l'idea che tutto il Sud vada a votare in massa è solamente un'ipotesi più vicina alla fantapolitica che alla realtà.

Non solo, sempre le fonti centriste si chiedono perché gli elettori di Centrosinistra del Nord, anche del Pd, soprattutto in Lombardia e in Veneto dovrebbe andare a votare contro una norma che in teoria va a migliorare la loro qualità della vita e i servizi erogati dalle regioni? In sostanza, per passare i due referendum (autonomia e cittadinanza) il Pd e i suoi alleati dovrebbero portare alle urne più del doppio degli elettori che hanno votato le opposizioni alle Europee.

Senza considerare gli italiani all'estero che fanno quorum e che molto difficilmente saranno interessati a votare su queste tematiche. Il primo firmatario del referendum contro l'autonomia, sottolineano in molti a sinistra e nei Dem, è Maurizio Landini. E al segretario della Cgil interessa imporsi come vero leader anti-governo e anti-Centrodestra.

Sa bene che il quorum è una chimera ma se portasse alle urne 12 o 13 milioni di italiani sarebbe per lui un grande successo di immagine, sia a livello sindacale sia (perché no) in futuro anche politico. D'altronde la poltrona di Schlein traballa visto che nei sondaggi continua a calare e che in Liguria e in Umbria è favorito il Centrodestra alle elezioni regionali.

In definitiva, i referendum su autonomia e cittadinanza rischiano di essere un boomerang soprattutto per Schlein, già azzoppata dal defunto campo largo.

 

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