Referendum, Berlusconi vota "ni". Continua a trattare con Renzi...
Referendum, Berlusconi dietro il "sì" di Marcello Pera
"Il sì salverà Italia e anche Berlusconi". L'intervista a Il Tempo di Marcello Pera, ex presidente del Senato e co-fondatore di Forza Italia nel lontano 1994, non è casuale. Dietro - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - c'è il progetto ben preciso di Silvio Berlusconi, ovvero quello del piede in due scarpe.
Da un lato l'ex Cavaliere continua a fare vertici con Salvini e la Meloni prendendo solenni impegni per il no al referendum istituzionale, tanto che il segretario leghista ha affermato ad Affaritaliani.it di fidarsi di Berlusconi (leggi qui), dall'altro, però, invia senza sosta segnali a Palazzo Chigi e al presidente del Consiglio. Fedele Confalonieri, Ennio Doris, Marcello Pera, Giuliano Urbani, Antonio Martino e tanti altri; tutti impegnati a far vincere il sì. E' evidente quindi la politica dei due forni del leader azzurro: ufficialmente con Lega e Fratelli d'Italia, ufficiosamente dà una mano al presidente del Consiglio.
La strategia è chiara, Berlusconi punta a vincere in ogni caso la sfida del 4 dicembre, tanto che alcuni deputati e senatori forzisti parlano di piano "win-win". Se vince il no l'ex Cav rivendica l'alleanza con Salvini e la Meloni e rilancia il Centrodestra (c'è perfino già una bozza di programma che Affaritaliani.it ha pubblicato, leggi qui), se invece a prevalere è il sì Berlusconi potrà spendersi, con gli sherpa Gianni Letta e Denis Verdini, con Palazzo Chigi per far pesare il fatto che molti elettori moderati - ascoltando i vari Pera e Confalonieri - hanno votato a favore delle riforme del governo Pd. Insomma, Berlusconi si muove su due fronti. E c'è sempre lui, sia dietro gli anti-Renzi alla Brunetta sia dietro i filo-Renzi alla Pera.