Politica
Renzi crolla alle Regionali? I "sentiment" (pessimi) del Pd
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Sempre peggio. Pare che i sondaggi riservati, che ovviamente non si possono né pubblicare né diffondere, siano sempre più negativi per il Partito Democratico. Il premier-segretario teme davvero che il 31 maggio possa arrivare una sonora bocciatura dalle urne. Il timore all'interno del Pd, sponda renziana, è che il Veneto non sia solo perso ma che Luca Zaia, il Governatore leghista uscente, possa vincere addirittura con 15-20 punti di vantaggio su Alessandra Moretti. Non solo. La paura principale è per la Liguria, l'"Ohio" del presidente del Consiglio, come di cono al Nazareno, dove le possibilità di Giovanni Toti (Fi-Lega-Fdi) di battere Raffaella Paita non sono più remote ma concrete. Una sconfitta in Liguria sarebbe uno schiaffo pesantissimo per Renzi.
Ma attenzione anche alla Campania, dove pare che Stefano Caldoro abbia recuperato su Vincenzo De Luca e i due siamno ormai alla pari. L'emergenza immigrazione, il ddl scuola con la protesta degli insegnanti, delusi e arrabbiati, e l'"elemosina" del decreto pensioni rischiano davvero di penalizzare fortemente il partito di governo. A beneficiarne sarebbero l'astensione prima di tutto, ma anche le liste di sinistra radicale, il Movimento 5 Stelle e in parte il Carroccio. C'è poi un dato che potrebbe complicare ulteriormente il quadro per il premier-segretario. In Umbria, una delle Regioni storicamente rosse, la Governatrice uscente dem Catiuscia Marini sarebbe stata quasi raggiunta dal sindaco di Assisi e candidato del Centrodestra Claudio Ricci. In Toscana non dovrebbero esserci problemi per il Pd, anche se potrebbe esserci una flessione del 15% circa rispetto al 56% delle Europee 2014. In Puglia e nelle Marche, infine, Renzi è tranquillo ma grazie alle divisioni del Centrodestra.