Politica
Riforma pensioni, novità importanti. Chi andrà in pensione prima (e chi no)
Riforma pensioni, che cosa accadrà dal primo gennaio 2024
La quota 41 per tutti una volta varata, diventerebbe una nuova pensione anticipata per tutti. Infatti la misura non avrebbe vincoli di platea o possibili limitazioni. Perché verrebbe consentito il pensionamento per tutti i lavoratori una volta raggiunti i 41 anni di contributi versati senza alcun vincolo di età. Una netta inversione di tendenza rispetto alla pensione con quota 41 per i precoci. Che resta la misura attualmente in vigore ma limitata come platea a soggetti con problematiche di natura lavorativa, fisica o sociale.
La quota 41 per i precoci di oggi, vale per caregiver che assistono familiari disabili a carico da almeno 6 mesi, invalidi al 74% almeno, disoccupati senza Naspi da almeno 3 mesi e lavori gravosi svolti in 7 degli ultimi 10 anni o in 6 degli ultimi 7 anni. La versione per tutti invece riguarderebbe l’universo intero dei lavoratori, senza distinzioni di platea.
Una pensione anticipata più facile da centrare con la quota 41 per tutti
La quota 41 per tutti di fatto sostituirebbe la pensione anticipata, riportandola indietro, se non ai 40 anni delle anzianità, almeno ad una quota più vicina di quanto oggi funzionano le pensioni anticipate ordinarie.
Perché i tempi sono particolari. Sono sempre meno i lavoratori che riescono a maturare carriere e contributi in numero elevato. La disoccupazione, il precariato e il lavoro intermittente, minano la lunghezza delle carriere dei lavoratori. A tal punto che è diventato complicatissimo trovare lavoratori che riescono ad arrivare ai circa 43 anni che servono per le pensioni anticipate ordinarie oggi.