Politica
Elezioni Regionali risultati, Meloni: “Salvini faccia gioco di squadra”
Giorgetti (Lega): “Ci è mancato il voto delle città”
Elezioni Regionali risultati, Meloni: ora Salvini faccia gioco di squadra
"Sapevamo che l’Emilia Romagna era una sfida complessa. Il dato politico è che il centrodestra è diventato competitivo in una regione nella quale fino a due anni fa nessuno pensava che potesse stare in partita". Lo ha dichiarato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, in una intervista alla Stampa. "Ora sembra quasi che gli sconfitti siamo noi, ma il dato va letto in maniera diversa: il vero sconfitto è l’M5s", dice Meloni, "il principale partito di governo che è scomparso.
Poi, non mi nascondo dietro un dito: in Emilia Romagna abbiamo combattuto per vincere, e i dati dicono che eravamo in partita. Ma non posso recriminare niente. Nello specifico di FdI, più che raddoppiare i voti delle ultime europee che dovevo fare?". "Abbiamo combattuto questa battaglia come una squadra, sarebbe ingeneroso che adesso ci mettessimo a recriminare. Non si può dire che in Emilia Romagna la Lega vada male. Sì, ha perso qualcosa, ma Salvini ha fatto una campagna senza risparmiarsi", ha aggiunto Meloni.
Elezioni Regionali risultati, Meloni: ora Salvini faccia gioco di squadra
"Se c’è una lezione che possiamo trarre è che sicuramente può essere utile un maggiore gioco di squadra. Siamo una realtà eterogenea, è bene farlo vedere. La polarizzazione sul singolo offre molti alibi agli avversari. Sicuramente per il futuro auspico maggiore gioco di squadra". Ha ribadito Giorgia Meloni, "Ho sentito Conte dire che “inizia il declino”: mi viene da ridere - ha detto Meloni - Fa il presidente del Consiglio di un governo nel quale la forza di maggioranza relativa - M5s - non esiste più nelle urne. Noi abbiamo tenuto tutti col fiato sospeso fino alle 4 del mattino. La sinistra festeggia ma dalle politiche in poi si è votato in 9 regioni e ne hanno perse 8. Poi tutto si può fare meglio, ma non penso che dobbiamo recriminare".
L'intervistatore le chiede della famosa 'citofonata' di Matteo Salvini: "Ho detto che non l’avrei fatta quella cosa, perché devi sempre porti il problema del rischio di emulazione. Ma non so dire se quella scelta abbia tolto consenso. Salvini ha sicuramente polarizzato moltissimo, e anche questo non sappiamo se può aver aggiunto o tolto. Ma nelle campagne elettorali è sempre così, ognuno fa delle scelte... Io sono contenta di come abbiamo fatto la campagna elettorale noi, che abbiamo scelto di stare molto sui temi. Sapendo che questo avrebbe fatto parlare meno di noi, ma che il territorio avrebbe apprezzato la nostra concretezza", ha risposto Meloni.
Elezioni Regionali risultati, Giorgetti: "Matteo eroico, ora breccia nelle città"
“Ci è mancato il voto delle città”. Spiega così Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, il mancato obiettivo in Emilia nel corso di un’intervista a La Stampa. Secondo il vice di Salvini, infatti, “la destra raccoglie molto più nelle campagne che nei centri urbani” e in particolare “da quando l’attrazione berlusconiana sui ceti borghesi è venuta a mancare, non siamo riusciti a colmare il vuoto”, spiega. Ora quel che servirà sarà “uno sforzo di visione per parlare con più efficacia a quegli elettori”.
Secondo Giorgetti la Lega e Matteo Salvini non hanno sbagliato alcuna mossa, e semmai l’unica colpa del leader “è di non accontentarsi” ma “Matteo invece ha fatto la scommessa di collocare l’asticella altissima, mettendo in palio il governo nazionale”. E se “non è riuscito a superarla, però il tentativo rientra nel suo modo schietto, onesto e lineare di far politica”. Quanto ai 5Stelle, Giorgetti sostiene che con la loro sconfitta “purtroppo, scompare l’elemento di novità che avevamo condiviso” e che dopo queste elezioni loro “non sono più un movimento politico e non diventeranno un vero partito” anche perché “quello che avrebbe potuto fare la Corte costituzionale, cioè permettere che la gente si esprimesse sul sistema maggioritario, lo hanno fatto gli elettori rilanciando il bipolarismo destra-sinistra e spazzando via l’anomalia grillina”.
E il successo del Pd di Zingaretti? Secondo il vice di Salvini, “la sinistra è riuscita a mantenere il controllo dell’Emilia Romagna perché la vecchia macchina del partito si è ricompattata e ha funzionato a pieno regime”, ma questo stesso schema “non può essere riproposto in altre zone d’Italia, dove quella struttura organizzativa appartiene al passato”. E tuttavia in caso di elezioni politiche, chiosa Giorgetti, “le regioni rosse non basteranno” a riempire di consensi le urne.