Politica
Rosatellum bis, eccolo punto per punto. C'e anche la norma salva-Alfano
Nuovo accordo a 4 sulla legge elettorale: Forza Italia, Ap e Lega sono pronti a sostenere il Pd sul Rosatellum bis. Il nuovo testo e' stato depositato poco fa dal relatore Emanuele Fiano in commissione Affari Costituzionali della Camera e segna un nuovo inizio nel percorso di riforma della legge elettorale dopo il fallimento dell'accordo sul sistema tedesco avvenuto prima dell'estate. Il nuovo Rosatellum prende il nome del capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, ed e' un sistema su base proporzionale con un correttivo maggioritario: prevede infatti 231 collegi uninominali, uno sbarramento al 3% e la distribuzione dei seggi per il 36% maggioritaria e per il 63% proporzionale. Il via libera di Forza Italia al nuovo sistema elettorale e' arrivato ufficialmente questa mattina, mentre l'ok di Ap e della Lega era assodato gia' da ieri.
"Oggi il Pd presentera' in commissione il testo base della legge elettorale. Da quello che sappiamo mi pare un tentativo serio a cui Forza Italia da' un primo via libera. Aspettiamo di vedere i contenuti e i tempi ma pensiamo che sia da prendere in seria considerazione", ha affermato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, definendo il Rosatellum bis "un utile compromesso". Anche la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, e' intervenuta sulla discussione in atto. "Va assecondato in ogni modo il tentativo che si sta compiendo alla Camera di trovare un accordo su di una messa a punto del sistema elettorale per assicurare almeno, e il piu' possibile, l'omogeneita' nella composizione delle due Camere", ha scritto Finocchiaro sul suo blog pubblicato da Huffington Post sottolineando che "si tratta di un dovere e di una responsabilita' rispetto al Paese".
Del resto, ha osservato la ministra, "un Paese instabile, dal punto di vista politico e istituzionale, e' un Paese fragile, che non riesce ad esprimere autorevolezza e saldezza, che si deprezza sul mercato delle relazioni internazionali, in primo luogo europee" e "sarebbe grave che proprio mentre l'Italia comincia a uscire faticosamente dalla crisi economica, da quella della produzione, e anche da quella occupazionale, si decidesse che l'unico obiettivo delle forze politiche e' quello di conquistarsi una rappresentanza in Parlamento, e poi succeda quello che succeda". La nuova legge elettorale, pero', non mette d'accordo tutti. M5S, Mdp e Fdi continuano a ribadire il loro no al Rosatellum bis.
"La posizione del M5S sul Rosatellum bis e' chiara: non sprechiamo tempo con chi sta cercando di scrivere la terza legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l'Italicum. Tra l'altro lo stanno facendo per danneggiare i Cinquestelle. Noi non perdiamo tempo, questa legge e' incostituzionale", ha detto Danilo Toninelli, esponente del Movimento Cinquestelle.
"La legge di Bilancio del governo Gentiloni e' uno scrigno che non e' stato ancora aperto, dagli annunci che emergono siamo in piena continuita' con il passato. Non e' che possiamo donare il sangue a chi sceglie da un lato le politiche che abbiamo visto e conosciuto sul lavoro, sull'ambiente e sulla sanita' e dall'altro si appresta a fare una legge elettorale con cui il Pd vuole fare shopping con i nostri voti", ha affermato Arturo Scotto, deputato di Mdp, sottolineando che "per noi le priorita' sono l'economia e il lavoro e ci sembra evidente che il governo abbia scelto ancora gli sgravi fiscali invece degli investimenti". Anche Giorgia Meloni, leader di Fdi, si e' detta contraria al testo ribadendo la sua preferenza per il sistema maggioritario. Il Rosatellum bis "mi fa schifo. Io sono per il maggioritario. E voglio discutere sul come si scelgano i nostri parlamentari", ha detto ieri Meloni a 'Un giorno da pecora' su Rai Radio1.