Politica

Rousseau, ok a Draghi con il 59,3%. Di Battista lascia il M5S. Video

I no al governo Draghi superano le attese di Grillo

Dopo il voto su Rousseau che ha sancito l'ingresso del M5S nel governo Draghi, Alessandro Di Battista lascia ufficialmente i 5 Stelle. "La mia coscienza politica non ce la fa più - spiega in una diretta Facebook - da diverso tempo non sono in accordo con alcune scelte del M5S, è più che legittimo. Non posso far altro che farmi da parte. Da ora in poi non parlerò più a nome del Movimento 5 Stelle anche perché in questo momento il Movimento non parla a nome mio".

 

 

Rousseau, ok a Draghi con il 59,3%. Ma i no superano le attese di Grillo - Il governo Draghi può finalmente partire. Come anticipato da Affaritaliani.it, la piattaforma di Rousseau ha dato il via libera all'esecutivo di larghe intese voluto dal Presidente Mattarella ma non c'è stato alcun plebiscito. I sì si sono fermati al 59,3% nonostante Beppe Grillo e Giuseppe Conte si siano impegnati al massimo per convincere gli iscritti. Più del 40% della base grillina è contro il governo Draghi, un dato superiore alle aspettative del fondatore dei 5 Stelle che sperava non superassero il 20-25%. A guidare questa minoranza consistente saranno big del calibro di Alessandro Di Battista, Barbara Lezzi e Danilo Toninelli. Una sorta di opposizione all'esecutivo di SuperMario che va ad affiancarsi a quella "ufficiale" di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia.

Governo: Crimi, voto iscritti vincolante - "La democrazia del Movimento passa per il voto degli iscritti che e' vincolante". Lo ha detto il capo politico M5s Vito Crimi commentando il voto su Rousseau. In questo modo Crimi cerca, quasi sicuramente invano, di fermare chi in Parlamento (almeno 8-10 senatori e circa 15 deputati) potrebbero votare contro la fiducia al governo Draghi. Il condizionale è ancora d'obbligo e vedremo che cosa faranno i frondisti pentastellati, dipenderà anche e soprattutto dal programma del premier e dalla compagine governativa. Ma su un punto non ci sono dubbi: il M5S è tutt'altro che unito.

Ancora Crimi: "Questo e' il massimo risultato che si puo' raggiungere quando una forza politica da' la parola ai propri iscritti. Oggi abbiamo ottenuto un mandato, ora viene il lavoro piu' difficile: rispettare questo mandato, comporre il programma di governo e la composizione del governo. Siamo pronti a metterci al lavoro e a disposizione del presidente incaricato per i prossimi passaggi".

L'ESITO DELLA VOTAZIONE SU ROUSSEAU - La votazione degli iscritti al Movimento 5 stelle sulla piattaforma Rousseau che si è svolta oggi sancisce l'ok al supporto alla formazione del nuovo Governo presieduto da Mario Draghi. Come riporta Il Blog delle Stelle hanno votato 74.537 iscritti su una base di 119.544 iscritti aventi diritto di voto. I sì sono stati 44.177 (59.3%), a fronte di 30.360 (40.7%) no, al quesito Sei d'accordo che il Movimento sostenga un Governo tecnico-politico: che preveda un super-ministero della Transizione ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal Movimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi.

GOVERNO. CASALEGGIO: CONTENTO DI OK MILITANTI, NOSTRO È UNICUM - "Sono molto contento della volonta' di far partire l'esecutivo. La partecipazione dei cittadini alle decisioni di una forza politica avviene anche in altri paesi, ma la nostra consultazione, non avvenendo in forma cartacea, rappresenta un unicum mondiale". Cosi' Davide Casaleggio al termine della consultazione su Russeau che da' il via libera alla partecipazione del M5s al governo Draghi.

GOVERNO: DI MAIO "ISCRITTI M5S HANNO DIMOSTRATO ANCORA GRANDE MATURITÀ - "La responsabilita' e' il prezzo della grandezza. Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturita', lealta' verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese. In uno dei momenti piu' drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "La fedelta' alla Nazione, oggi, si e' mostrata piu' forte della propaganda - aggiunge -. Questo e' il M5S. Questo e' il Movimento che riconosco e in cui ho scelto di spendere tutto me stesso. Voglio ringraziare ogni singolo attivista e iscritto alla piattaforma Rousseau che ha espresso il proprio voto". "L'intelligenza collettiva ha prevalso sul singolo e ha mostrato nuovamente la sua forza, una forza buona e adulta, che deve spronarci a fare meglio, ancora di piu', per la nostra Italia. La legalita', la giustizia, lo stop ai privilegi, la protezione dell'ambiente, lo sviluppo sostenibile, l'acqua pubblica e molto altro - conclude Di Maio -. Siamo ancora questo. Anzi, da oggi lo siamo con maggiore consapevolezza. Ringrazio anche Beppe Grillo per il grande contributo offerto in questa fase. Il pensiero e' libero solo quando libere sono le persone. Viva il Movimento 5 Stelle. Viva l'Italia".

Governo: Fico, voto e' assunzione responsabilita' - "Con il voto sulla piattaforma Rousseau il Movimento 5 stelle ha deciso di sostenere la nascita di un governo guidato da Mario Draghi. Questa scelta e' un'assunzione di responsabilita' e segna l'apertura di una nuova fase in questa legislatura". Lo scrive il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera aperta.

LEGA "PREOCCUPATA" - La Lega esprime preoccupazione per la spaccatura nel Movimento 5 Stelle dopo il voto degli iscritti a proposito del governo Draghi. Nonostante i si' di Grillo, Conte, Di Maio e Crimi il Movimento si e' diviso. In questa situazione e' ancora piu' importante il ruolo della Lega e di Forza Italia. E' quanto si apprende da fonti della Lega.

Dal Pd soddisfazione per voto Rousseau, bella notizia - "Soddisfatti, bella notizia per andare avanti insieme. E' la conferma della grande importanza del lavoro unitario svolto dal Pd e che aiutera' Draghi a fare il governo". E' quanto si apprende da fonti del Partito Democratico.