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Rutelli nostalgico sogna la Margherita, ma è solo. Gentiloni si tira indietro

di redazione politica

Alla convention di Cesena è successo di tutto: Elly se n'è andata da Zaki, Prodi "le ha suonate" a Meloni e Rutelli ha riscoperto il suo "vecchio" progetto

Insomma, un discorso in pieno stile "vecchia guardia", di quella sinistra cattolica e pragmatica del Pd, che in molti oggi rimpiangono di fronte alle battaglie puramente ideologiche di cui è tacciata Schlein.

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Ed è in questo clima di insofferenza reciproca che è balenata l’idea di ricostituire la Margherita all’ex ministro della cultura Rutelli, che vorrebbe coinvolgere il suo portavoce Paolo Gentiloni nell’impresa. Ma il commissario europeo alla corte di Von der Leyen non ci pensa proprio ad imbarcarsi nell’avventura, per più motivi, come spiega Dagospia.

La prima è che “Guerini & friends non hanno nessuna voglia di uscire dal Pd prima delle elezioni europee del 2024”. Oltre a questo, Gentiloni è cosciente di essere considerato una riserva salvavita sia nel partito dem che ai piani alti in Europa, in caso di affondamento delle rispettive baracche.