Politica
Sabella: torno in Magistratura. Io Sindaco? Non scherziamo

''Cosa farò da grande? La settimana prossima sicuramente avvierò le pratiche per il mio rientro in ruolo in magistratura. Sono magistrato e resto tale. Qualora ci fosse un progetto su Roma di carattere tecnico , ma nessuno me ne ha parlato, valuterò. Ho parecchia amarezza dentro, parecchia rabbia per il fatto che per una buccia di banana, sia pure che possa essere coniugata con una possibile, ma tutta da dimostrare, responsabilità di tipo penale, abbiamo dovuto interrompere un programma di legalità e di ripristino della trasparenza al comune di Roma''. Lo afferma Alfonso Sabella, magistrato e assessore alla Legalità del comune di Roma, intervistato da Klaus Davi per il programma KlausCondicio, in onda su You Tube. E a proposito del dimissionario sindaco di Roma, Ignazio Marino, Sabella dice: ''Bisognava essere solidissimi e inattaccabili sotto qualunque profilo. L'unico rimprovero che faccio a Marino è il fatto di non essersi blindato anche rispetto alle leggerezze. Avremmo dovuto essere più realisti del re. Molto più forti e molto più solidi e inattaccabili, evitando scivoloni sulle bucce di banana, anche in merito alle stupidaggini e al vino da 55 euro. Saremmo dovuti essere iper calvinisti. Se ti chiama la moglie e sei in ufficio la richiami col tuo cellulare privato e non con quello dell'ufficio, per capirci".
E alla domanda ''Sabella sindaco ?'', il magistrato risponde: ''Non scherziamo. Le operazioni politiche non spettano a me. Lo ripeto, per un progetto di carattere tecnico valuterei. Proprio per una mia caratteristica personale. Sono uno dei pochissimi magistrati a non essere mai stato iscritto a nessuna corrente della magistratura perchè voglio mantenere al massimo la mia indipendenza.'' Sabella infine chiarisce il suo punto di vista sull'espressione usata in una lettera rivolta, qualche giorno fa, a esponenti del Movimento 5 stelle. ''Ma si, posso chiedere scusa per me cojoni''. E precisa: ''Sì, posso chiedere scusa. E' un'espressione romana talmente diffusa , ma non fa parte del mio linguaggio abituale. Mi è venuta più facile scriverla che dirla. A dirla a voce, non ci sarei riuscito''.