Politica
Salvini alla rom: "zingaraccia". E al giornalista: "Bambini fuori da politica"
Matteo Salvini chiama "zingaraccia" una donna che, in un reportage del Giornale nel campo Rom di via Monte Bisbino, periferia nord di Milano, e subito scatta la polemica. "Ma vi pare normale che ci sia una zingara di un campo rom abusivo a Milano, una zingaraccia che va a dire 'Salvini dovrebbe avere un proiettile'? Preparati che arriva la ruspa, amica mia. Tu preparati che ad accogliere la ruspa, cara la mia zingara, poi vediamo", dice il ministro dell'Interno a Skytg24.
L'esternazione del ministro dell'Interno, tra l'altro, arriva alla vigilia del 2 agosto, giorno in cui si commemora il genocidio di Rom e Sinti ad Auschwitz-Birkenau, avvenuto 75 anni fa. Le reazioni non si fanno attendere e il prio a commentare su Twitter è Roberto Giachetti. Per l'esponente del Pd Salvini "è ormai fuori controllo" perché "non siamo più nel campo delle esagerazioni o provocazioni. Non è tecnicamente in grado di controllarsi. Essendo il Ministro dell'Interno non è un problema da poco. Forse qualcuno dovrebbe iniziare a preoccuparsi prima che sia tardi".
Per Antonio Satta, segretario dell'Unione popolare cristiana, "Un ministro dell'Interno non può parlare così. Si persegua quella donna che ha scritto quella frase contro il ministro, ma non si usino espressioni razziste". La controreplica di Salvini arriva nel giro di qualche minuto: "Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il Ministro dell'Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola 'zingaraccia'. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell'obiettivo zero campi Rom in Italia".
Salvini: zingaraccia? Per qualcuno la parola è un problema - "Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il Ministro dell'Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola 'zingaraccia'. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell'obiettivo zero campi Rom in Italia". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.