Politica
Salvini flirta ancora con l’amico Di Maio: “Noi né di destra né di sinistra”
Salvini più vicino a Di Maio? L'intesa non è mai morta come scrive da tempo Affaritaliani e dall'Annunziata il leader leghista usa le parole d'ordine del M5s
"Se alcuni parlamentari 5 stelle hanno mantenuto fede agli impegni presi e sono delusi dal M5s per me sono i benvenuti. Noi non andiamo a cercare nessuno e offrire niente a nessuno ma se qualcuno bussa alla porta della Lega e vuole dare una mano le porte sono aperte. Siccome noi non siamo né di destra né di sinistra stiamo crescendo", così il segretario leghista Matteo Salvini a Mezz'ora in più usa un linguaggio identico a quello di Luigi Di Maio che conferma indirettamente il flirt con l’amico pentastellato, di cui Affaritaliani.it ha ampiamente parlato nelle scorse settimane. Il ritorno allo schema gialloverde non è solo fantapolitica. E l'uso della formula "né di destra né di sinistra" sembra quasi un messaggio cifrato al ministro degli Esteri.
Molti sono gli indizi che muovono in questa direzione. L’ultimo ruota attorno alle tasse. Dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte di voler procedere al taglio dell’Iva, infatti, le maggiori resistenze stanno arrivando dal Pd ma nonostante ciò, come ha anticipato Affaritaliani.it, il presidente del Consiglio su questo fronte non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Anzi, come confermato al nostro giornale da Palazzo Chigi, proprio su questo si sta lavorando. I tecnici sono appunto impegnati a individuare i settori più colpiti dal Covid da sostenere con maggiore urgenza. Musica per le orecchie di Matteo Salvini che ha colto la palla al balzo e ha ribadito anche oggi dalla Annunziata che “Noi siamo a favore di qualunque taglio delle tasse”, dicendosi disponibile a votare subito un provvedimento in questa direzione in Parlamento.
Il leader della Lega, alle ripetute domande in merito della Annunziata tira dritto e si smarca dal discorso: "Anche se i passaggi dal M5s alla Lega dovessero determinare una nuova maggioranza in Senato, chiederò comunque di andare a votare. Quando accadrà lo vedremo Se anche questa settimana alcuni eletti coi Cinque Stelle in Senato dicano di voler continuare l'impegno con la Lega.... Ma in ogni caso - dice Salvini rispondendo ad una domanda di Lucia Annunziata - diamo la parola agli italiani. Se c'è governo unito e compatto che fa le cose, noi diamo il nostro contributo, ma visto che non fa niente non sarebbe meglio a settembre far votare per avere un nuovo Parlamento? Il Pd non può tenere ferma l'Italia perchè vuole nominare un suo presidente della Repubblica. Sarebbe più saggio avere un Parlamento nuovo e meno litigioso piuttosto che tirare in campare". Tanto più che per il segretario leghista "non sarà Salvini a dare la spallata, ma gli italiani, tra qualche settimana...". Spiega Salvini: "Se alcuni parlamentari M5s hanno mantenuto fede agli impegni e alle promesse e dicono che proseguono la loro battaglia di cambiamento con la Lega, sono i benvenuti. Noi non andiamo a cercare nessuno e a offrire niente a nessuno. Ma se qualcuno bussa per dare una mano, le porte aperte, senza garantire in cambio niente. Siccome non siamo nè di destra nè di sinistra c'è gente che culturalmente viene da tante estrazioni diverse che ci vuole dare una mano. Non accetto retorica di Lega fascista e razzista: chiedere immigrazione controllata è da persone perbene".