Politica

Salvini e Meloni tirano dritto. Al lavoro per la 'Lega Nazionale'

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Lega e Fratelli d'Italia preparano 'Lega Nazionale'. Matteo Salvini e Giorgia Meloni insieme in opposizione a Silvio Berlusconi.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni tirano dritto e ormai si muovono ipotizzando il loro futuro politico diviso da quello di Silvio Berlusconi. Le strade - dopo lo strappo delle elezioni a Roma - sembrano definitivamente separarsi. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Lega Nord e Fratelli d'Italia stanno già lavorando a una federazione o a un partito unico per le prossime elezioni politiche che non comprende Forza Italia (almeno quella ufficiale). Il nome più probabile è 'Lega Nazionale', una sorta di mix tra il movimento fondato da Umberto Bossi e gli ex An. La parola 'Nazionale', inoltre, ricorda il Fronte Nazionale dell'alleata francese Marine Le Pen.

I fondatori saranno appunto il Carroccio e Fdi, ma il nuovo soggetto politico sarà aperto a chi in Forza Italia non intende seguire il nuovo corso 'centrista' dell'ex Cavaliere. Dialogo possibile anche con Francesco Storace, Raffaele Fitto e altri movimenti o partiti minori, come I Pensionati. Candidato premier, ovviamente, sarà lo stesso Salvini. La Meloni, qualora non diventasse sindaco di Roma, correrebbe per il ruolo di vice-presidente del Consiglio e ministro dell'Interno. Giancarlo Giorgetti, mente astuta e raffinata del Carroccio, sarebbe il sottosegretario alla presidenza del Consiglio di un eventiale governo Salvini. Alla Difesa si parla dell'italo-nigeriano della Lega Tony Iwobi, resposnabile federale del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione. All'Economia andrebbe Alberto Bagnai, economista euro-scettico molto stimato da Salvini.

Guido Corsetto, co-fondatore di Fratelli d'Italia ed ex sottosegretario alla Difesa, andrebbe allo Sviluppo Economico. Un altro ex An, il preparatissimo Carlo Fidanza, avrebbe il delicato ruolo di ministro per gli Affari Europei. Al Welfare si fa il nome di Armando Siri, consigliere economico del leader leghista. Gianmarco Centinaio, capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, andrebbe ai Beni Culturali o all'Università-Istruzione. Massimiliano Fedriga, presidente dei deputati leghisti, potrebbe ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri. Un altro leghista, Gianluca Pini, sarebbe in Pole position per la poltrona delle Infrastrutture e dei Trasporti. A Ignazio La Russa, anche lui co-fondatore di Fdi ed ex titolare della Difesa, potrebbe spettare la poltrona di presidente della Camera.