Sanità Calabria, Gaudio dice no. "Mia moglie non vuole vivere a Catanzaro" - Affaritaliani.it

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Sanità Calabria, Gaudio dice no. "Mia moglie non vuole vivere a Catanzaro"

Rinuncia al ruolo di commissario per "motivi personali"

 
"Motivi personali e familiari me lo impediscono": e' questa la motivazione indicata da Eugenio Gaudio dopo la decisione di non accettare l'incarico a commissario della sanita' in Calabria. L'ex rettore dell'Universita' "La Sapienza" lo ha dichiarato in una intervista a Repubblica.it, aggiungendo: "Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare. Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me e' un valore". Gaudio ha anche fatto riferimento alle voci circolate dopo la nomina sul suo coinvolgimento nell'inchiesta di Catania per i concorsi truccati negli Atenei: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania - ha concluso Gaudio - ha appena fatto sapere al mio avvocato che e' andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".

CALABRIA. BOCCIA: GAUDIO-STRADA? MAI PARLATO DI TANDEM, SI LAVORA ANCHE SENZA COMMISSARIO - "Il Governo non ha mai parlato di tandem. GAUDIO aveva messo d'accordo tutti. Stiamo parlando di un grande professionista, questa mattina per ragioni private che non c'entrano nulla con quelle politiche, ha declinato. Ci dispiace ma finisce li'. Ma e' necessario capire che stiamo parlando del commissario ad acta per la gestione del disavanzo della sanita' calabrese, non e' che senza commissario non si sta lavorando. Mentre parliamo si stanno montando 4 ospedali da campo sul territorio. Questo mito che il commissario fa tutto, e' sbagliato". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ospite alla trasmissione 'Tagada'' su La 7. "Gino strada e Emergency, sono un patrimonio nazionale hanno gia' dato tanto al nostro Paese e danno gia' una mano, c'e' un colloquio e confronto continuo, speriamo che possano dare ancora una mano, ma questo non c'entra nulla con la gestione del disavanzo economico", ha concluso Boccia