Politica

Sanità, ministro Grillo: "Giovani medici subito in corsia"

Sanità, via libera alle assunzioni degli specializzandi agli ultimi anni di corso

“Sono vent’anni che la situazione è questa ma nessuno ci ha voluto mettere mano, fino ai miei provvedimenti dei giorni scorsi”. In una intervista a “La Repubblica” il ministro della Salute, Giulia Grillo, parla del problema della carenza dei medici. E propone di affrontarlo pagando di più i camici bianchi, per evitare che i giovani vadano all'estero ma anche per premiare chi sceglie le specialità più in difficoltà. Via libera anche all'assunzione degli specializzandi agli ultimi anni di corso.

“Il decreto Calabria appena adottato - spiega -  permette di far lavorare i medici che frequentano l’ultimo anno della specializzazione, se questa dura 4 anni, o gli ultimi due, se dura 5. Serve a dare una boccata d’ossigeno alle Regioni e a far entrare i giovani nel servizio sanitario con tutele reali. Poi abbiamo sbloccato, anche se non del tutto, il turn over ossia le assunzioni in tutte le Regioni, anche in piano di rientro, cioè le più colpite dal blocco di oltre 10 anni fa”.     Per fermare l’esodo di laureati verso l’estero, “dobbiamo aumentare i salari nella sanità pubblica. Fare il medico è un lavoro ad alta complessità e va pagato bene, qui come in Germania e Francia.

Molti poi vanno via perché qui i percorsi sono complicati: si perde tempo per entrare alla specializzazione, poi per fare il concorso". Non solo: “bisogna lavorare sull'aspetto remunerativo e della programmazione. Se non paghiamo di più chi decide di fare l'anestesista tra vent'anni ci troveremo senza questi specialisti. I costi reali del personale si valuteranno quando molte Regioni, grazie anche allo sblocco del turn over, stabilizzeranno i precari che finora erano fantasmi, non sapevamo quanti erano. Tra un paio di anni sapremo infine il valore dei contratti a tempo indeterminato. Intanto chiudiamo il rinnovo del contratto nazionale fermo da 10 anni".

Quanto all’aumento di due miliardi nel 2020 del fondo sanitario, “è il minimo sindacale dopo anni di tagli – sottolinea il ministro - Domani (oggi, ndr) chiederò un incontro al ministro Tria d'accordo con il presidente della conferenza Stato-Regioni Bonaccini per avere garanzie sullo stanziamento. Le Regioni sono preoccupate, ma io più di loro. La nostra sanità in questo momento è asfittica anche nelle aree migliori. Si deve investire sulle risorse umane".